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“Mi è successo quello che sognano tutti gli atleti, e non me lo sarei mai aspettato”. Lorenzo Patta torna a parlare del successo nella 4X100 alle Olimpiadi di Tokyo 2020, un impresa lanciata proprio dal 21enne, primo frazionista della staffetta. “Sono sempre tranquillo quando entro in pista – ha detto ad Atletica TV – . A Tokyo forse mi ha dato una mano l’assenza di pubblico, perché non sono abituato a gareggiare in un grande stadio pieno di gente, che però avrebbe anche potuto anche darmi una carica maggiore. E questo non lo sapremo mai!”.
“È stata una scommessa vinta, quella di un giovane che si è trovato catapultato nel massimo palcoscenico mondiale, ma ero convinto di questa scelta – sottolinea Filippo Di Mulo, responsabile tecnico della velocità azzurra, presente al talk show insieme al suo atleta – . A lui ho detto: ‘fai finta di essere a un campionato italiano’, ma non ce n’era bisogno e ha trasmesso tranquillità agli altri. Sentivo che questa era la squadra dei sogni e quando a fine maggio Patta è uscito acciaccato dagli Europei a squadre, gli ho detto che sarebbe andato a Tokyo se si fosse fatto trovare pronto al raduno preolimpico. Per questo ha scelto di rinunciare agli Europei under 23, anche se non aveva la certezza di poter correre alle Olimpiadi”.
“Dopo l’infortunio, mi è crollato il mondo addosso. È stata una batosta, poi ragionando a mente fredda ho pensato solo a recuperare per le Olimpiadi” ha detto lo sprinter delle Fiamme Gialle, il quale ha successivamente raccontato che il momento chiave è stato “al raduno di luglio, dove ho cercato di lavorare sui cambi”.
Sul rapporto con i compagni: “Il gruppo mi ha accolto bene: ragazzi eccezionali e atleti incredibili, con cui è un piacere stare insieme”.
E dopo l’oro olimpico… “Per la prossima stagione vorrei rivedermi nei 200 metri che è la mia gara, secondo me e il mio allenatore Francesco Garau. Mi sono sempre trovato bene su questa distanza, anche se all’aperto non la corro dal 2018. Sono una persona semplice, ma mi piace scambiare due chiacchiere con le persone che mi fermano per una foto. E ancora più importante della medaglia è aver fatto appassionare la gente. L’atletica dà tantissimo, è giusto che torni a essere regina degli sport”.
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