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Atletica, Leonardo Fabbri e Zaynab Dosso riscrivono la storia a Savona: due record italiani. Furlani fa il primato mondiale U-20

Leonardo Fabbri
Leonardo Fabbri - Foto di GRANA/ FIDAL FIDAL

Zaynab Dosso e Leonardo Fabbri erano i protagonisti più attesi della 13esima edizione del Meeting internazionale Città di Savona 2024 e hanno deciso non di prendersi la scena, ma di fare qualcosa in più. Una giornata storica, l’ennesima, per l’atletica italiana, con due record di portata assoluta. Zaynab Dosso nei 100 prima abbassa il primato nazionale a 11.12 in semifinale, ma non le basta: in finale stravince con un clamoroso 11.02, a un passo dall’abbattere il muro degli 11 secondi. Ricordate Tokyo, con Tamberi e Jacobs in trionfo l’uno dietro l’altro? Ecco, a Savona pochi secondi dopo i festeggiamenti di Zaynab, tocca e Leo Fabbri fare il bis. Dopo il 22.88 di Modena, miglior misura mondiale del 2024 e settima all-time, il pesista toscano si migliora ancora e abbatte il record di 22.91 firmato Alessandro Andrei nel lontanissimo 1987: tra gli Europei di Roma e le Olimpiadi di Parigi si sognano i 23 metri.

“Sono molto felice, ero consapevole dopo la stagione indoor di poterlo fare. Devo dire brava a me stessa, non era facile o scontato correre in queste condizioni. Lo scorso anno qui a Savona mi sono fatta male. Si tende a non tornare nei posti in cui si hanno brutti ricordi, ma io ho voluto crearne di nuovi, più belli”, ha dichiarato Zaynab Dosso ai microfoni di Rai Sport.  “E’ stato belissimo, sono veramente contento, ho pianto. Una roba pazzesca, per me Andrei significa tutto. Sono qua grazie a lui, mi mancava solo questo record e ce l’ho fatta”, le parole di Fabbri al termine della gara. “Il livello si è alzato tantissimo, adesso inizio a lanciare con facilità oltre i 22,50 nonostante non stia ancora benissimo. Sono tanto fiducioso per il futuro”.

Non solo Dosso e Fabbri, ma anche lo straordinario talento di Mattia Furlani. Al suo secondo salto nella finale del lungo, il 19enne fa registrare un 8.36 che vale il nuovo primato del mondo U-20. Dopo le emozioni della stagione indoor, il giovane fenomeno azzurro inizia nel migliore dei modi anche la stagione all’aperto, vincendo la gara con soli due salti: il classe 2005 ha preferito non rischiare data la pedana bagnata per pioggia. Completano il podio due sudafricani, Samaai con 8.05 e Hani con 7.96. Quarta posizione per Filippo Randazzo con 7.92, davanti a Daniele Inzoli con 7.90, il miglior risultato mondiale Under 15.

Nei 100 maschili vittoria del britannico Jeremiah Azu in 10.08 davanti al cubano Fernandez e a Roberto Rigali, ma anche due infortuni pesanti. Trayvon Bromell si è fermato per un fastidio alla coscia durante la finale, mentre Lorenzo Patta – che aveva offerto un’ottima prestazione in semifinale – ha dovuto rinunciare all’atto conclusivo anche lui per un problema di natura muscolare da valutare in vista dei prossimi Europei di Roma. Omar McLeod in 13.37 si aggiudica i 110 ostacoli precedendo il britannico Joshau Zeller (13.42) e lo spagnolo Enrique Llopis (13.43). Ottimo il risultato di Matteo Togni, classe ’06 che fa il suo personale in 13.90. Sulla stessa distanza, tra le donne, vince la giamaicana Britnay Anderson con un 12.88 che è il suo seson best; completano il podio l’irlandese Sarah Lavin e la nostra Elisa Maria Di Lazzaro (12.99).

I 200 maschili hanno visto il successo del cubano Reynier Mena in 20.44 davanti allo svizzero Williams Reais (20.71) e all’olandese Taymir Burnet in 20.80. La prova femminile è andata invece a Maboundou Kone in 22.88 davanti alla spagnola Bestue in 23.04 e alla belga Vervaet in 23.13. Nel triplo trionfa la rumena Ana Maria Diana Ion con la misura di 13.89 davanti a Veronica Zanon, che si ferma a 13.88. Sarebbe record personale per l’azzurra, ma che non verrà omologato a causa del vento troppo favorevole. Terza posizione per Dariya Derkach in 13.84 al suo esordio stagionale all’aperto.

Nei 400 maschili trionfa il britannico Charlie Dobson in 44.47, davanti al romeno Dringo e allo statunitense Stewart. Nella prova femminile la vittoria va all’irlandese Sharlene Mawdsley in 51.43, davanti alla vice campionessa olimpica degli 800 Keely Hodgkinson e alla sudafricana Coetzee. L’azzurra Anna Polinari fa segnare il suo record personale in 52.27. I 400 ostacoli maschili sono appannaggio del britannico Alastair Chalmers, primo in 49.19 davanti al tedesco Abuaku e al britannico Barr. Quarto posto con 50.00 per l’azzurro Mario Lambrughi, alla miglior prestazione stagionale. Nei 400 hs femminili si impone l’ucraina Anna Ryzhykova in 55.83, davanti alle azzurre Alice Muraro (56.02) e Eleonora Marchiando (52.26). Infine i 1500 maschili si sono chiusi con il successo dello spagnolo Ignacio Fontes in 3:36.51, davanti all’azzurro Mohad Abdikadar e al britannico Davis.

Ricordiamo che dalle ore 19.30 sarà possibile rivivere le emozioni del Meeting di Savona 2024, con gli incredibili record italiani di Fabbri nel lancio del peso e Dosso nei 100 femminili, on demand su Sportface.tv, disponibile anche sui dispositivi mobili tramite download gratuito dagli store iOS e Android.

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