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Leonardo Fabbri e Zane Weir - Foto Francesca Grana/FIDAL
Nomi illustri, nomi da scoprire, ma anche grandi assenti. Manca pochissimo agli Assoluti indoor di Ancona (22-23 febbraio), ma qualche nota stonata guasta l’avvicinamento alla rassegna tricolore. C’è il forfait dell’ultim’ora di Andy Diaz, il triplista bronzo di Parigi 2024, e quello annunciato di Lorenzo Simonelli, argento mondiale dei 60hs, entrambi fermi per un problema muscolare. Per lo stesso motivo nei 60 femminili non ci sarà l’astro nascente Kelly Doualla, la quindicenne che proprio ad Ancona in 7.19 ha ritoccato il record europeo U18, che già le apparteneva. Solamente Zaynab Dosso precede la teenager azzurra nelle liste italiane dei 60, ma al PalaCasali non ci sarà il duello tra la classe 2009 e il bronzo di Glasgow, che al debutto a Belgrado ha registrato un 7.08 in batteria (con 7.12 in finale), prima del 7.05 di Torun.
Da un confronto che non ci sarà, ad uno che invece terrà gli appassionati col fiato sospeso. Dopo tre doppiette consecutive in meno di una settimana, Leonardo Fabbri e Zane Weir sono pronti a contendersi il titolo nazionale. A Liévin, Torun e Nehvidzy ha vinto sempre il toscano che con la misura di 21,95 si gode anche il primo posto nelle liste mondiali, mentre Weir cercherà di insidiarlo e di migliorare lo stagionale (21,72, terzo al mondo). L’appuntamento poi sarà in Olanda dove in palio ci sarà il titolo europeo.
L’altro classico ad Ancona vedrà Roberta Bruni ed Elisa Molinarolo darsi battaglia nell’asta. La prima ha un 4.65 come primato stagionale, cinque centimetri in più di quello dell’atleta delle Fiamme Oro, sesta a Parigi 2024. Le due azzurre si sono spartite gli ultimi dieci titoli italiani (outdoor e indoor) e nelle ultime due edizioni della rassegna in sala hanno migliorato il primato italiano indoor (Bruni 4,62 nel 2023, Molinarolo 4,66 nel 2024). E occhio anche a Great Nnachi, che proverà ad avvicinarsi alle misure delle colleghe più esperte: 19 anni, nata a Torino, genitori nigeriani, l’azzurra ha messo a referto un 4.40 in stagione.
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Nel triplo occhi puntati su Ottavia Cestonaro ed Erika Saraceni. Nei 400 tanta curiosità per vedere all’opera una speranza azzurra per il futuro, la 18enne Elisa Valensin che ad Ancona nei 200 metri qualche settimana fa ha ritoccato due volte il primato italiano Under 20 che già le apparteneva dall’11 febbraio 2024. Sarà la più giovane in gara nei 400 e con lei riflettori accesi sulla favorita Alice Mangione (51.07 SB), Ilaria Accame e sulla tricolore in carica Ayomide Folorunso.
Tornando al maschile, le assenze lasciano tutto aperto. Nel triplo orfano di Diaz il favorito è Andrea Dallavalle, ma occhio a Simone Biasutti. Mattia Furlani tornerà in azione solo ad Apeldoorn, quindi nel lungo spazio a Mohamed Chahboun e al classe 2008 Daniele Inzoli. Il 16enne nella scorsa stagione mise a referto un 7.90 che rappresenta la seconda misura italiana under 18 di sempre dopo l’8,04 di Furlani. Per lui non sarà una gara come le altre visto che tra gli iscritti c’è anche il fratellone Francesco, che si è portato a 7.69. Nei 60 ostacoli l’assenza di Simonelli offre una chance a Vittorio Ghedina, favorito su Nicolò Giacalone, Oliver Mulas e Hassane Fofana.
Bagarre nei 60 metri maschili. Il migliore dell’anno è Stephen Awuah Baffour (6.61). Senza dimenticare però il nove volte campione italiano nel lungo, Filippo Randazzo che ha un 6.63 in stagione nei 60. Ancona conosce bene Yassin Bandaogo che proprio al PalaCasali ha firmato il 6.63 in occasione dei campionati U23. Parte dallo stagionale di 6.64 il campione europeo indoor Samuele Ceccarelli, mentre il classe 2003 Filippo Cappelletti proverà a migliorare il 6.65. Un duello a cinque per la corona dei 60.
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