Atletica

Atletica, La Torre sulla pandemia: “Uno tsunami, dobbiamo adeguarci”

Antonio La Torre e Alfio Giomi
Antonio La Torre e Alfio Giomi - Foto Samanta Zucchi/Fidal

“Uno tsunami, è l’immagine che rende meglio l’idea”. Sono queste le parole con le quali Antonio La Torre, direttore tecnico della FIDAL, ha descritto al Consiglio federale l’impatto del Covid-19 sul mondo in generale, ma anche sull’atletica. “Abbiamo dovuto modificare tante cose nel nostro lavoro – continua e altre ne modificheremo nel corso delle prossime settimane. Sempre cercando di essere vicini ad atleti e tecnici, con le parole, gli strumenti informatici, la fantasia. Dobbiamo adeguarci“. Sul rinvio dei Giochi al 2021 ha poi aggiunto: “Non si poteva andare avanti così. E’ stata una scelta dolorosa, ma assolutamente condivisibile. Siamo stati tra quelli che hanno insistito, a ogni livello, perché si definisse prima possibile lo sviluppo di questa stagione. Lo sport di vertice è programmazione, lavoro, non si può improvvisare. Forse, l’unica cosa positiva che vedo in questa onda di negatività, sta nel fatto che molti siano stati costretti ad aprire gli occhi e a prendere contatto pieno con la realtà. Questo non è mai un male, e sono felice della risposta della stragrande maggioranza dei nostri atleti”.

La pandemia non ha tuttavia spazzato via le incertezze circa la disputa dell’Europeo di Parigi, rassegna ancora sospesa, e la data degli stessi Giochi di Tokyo: “E’ necessario decidere al più presto su entrambe le questioni, perché ne discenderanno programmazioni diverse. Parigi é elemento cruciale, perché a seconda del fatto che ci siano gli Europei o meno, bisognerà fare scelte strategiche, di calendario, e di programmazione, completamente diverse. Ma anche un’Olimpiade in primavera, piuttosto che a luglio, sposta l’asse del lavoro da una parte o dall’altra. Quando questi grandi tasselli del mosaico saranno a posto, potremo fissare anche tutti gli altri”.

SportFace