Il Direttore Tecnico Antonio La Torre ha parlato poco prima di partire in direzione Turchia, dove si disputeranno gli Europei di atletica Indoor. “È la manifestazione giusta, che non mette subito i nostri atleti di fronte al mondo ma che permette di esprimere le loro potenzialità. Passiamo dai 44 atleti convocati due anni fa a Torun ai 49 di Istanbul, un aumento fisiologico, che in parte rispecchia quanto la nostra atletica, dopo le Olimpiadi di Tokyo, si sia allargata oltre le sue punte”.
“Concependo il 2023 e il 2024 come un blocco unico che ci porta alle Olimpiadi di Parigi – ha aggiunto La Torre -, Istanbul sarà un filtro verso i Mondiali di Budapest dell’estate e un altro passaggio importante in funzione dei Giochi Olimpici. Mi piace sottolineare che, mai come quest’anno, i nostri atleti sono stati cercati e invitati nei meeting internazionali, a partire dal circuito Gold dell’Indoor Tour. Questo è molto significativo: non possiamo nasconderci, tutti guardano quello che facciamo, veniamo dal terzo posto nella classifica a punti di Monaco. Non facciamoci illusioni, però: in Europa nessuno ci regala nulla e in generale troveremo gare tostissime, in un continente che sta sfornando fenomeni, da Bol a Warholm, da Ingebrigtsen a tanti altri”.
Molti dei ‘nuovi’ azzurri si sono ispirati alle imprese di Marcell Jacobs a Tokyo e tra questi c’è Samuele Ceccarelli. “È un’onda che non si spegne e continua a propagarsi: Marcell è l’alfiere della nostra spedizione, l’uomo con le spalle più larghe. La sconfitta di Ancona gli ha dato uno scossone: correrà con il coltello tra i denti, pronto a sfidare il rivale Prescod. Quanto a Ceccarelli, ha dimostrato costanza, ma dobbiamo restare calmi”. Tra le altre punte azzurre, non si può non citare Elena Vallortigara, che ha conquistato il bronzo ai Mondiali di Eugene: “L’atleta vista a Banska Bystrica, quella che salta 1,95 con le spalle al muro, può diventare un brutto cliente per tutte”.
Un’Italia mai doma, gemella di quella apprezzata agli Europei di Monaco nello scorso agosto, nonostante l’assenza di alcune delle punte che ritroveremo nella stagione all’aperto: è ciò che chiede il DT, a tutti, a prescindere dai singoli obiettivi individuali. “Nel mezzofondo c’è un gruppo nutrito, ed è indice che più di qualcosa si sia mosso nell’ultimo anno e mezzo. Penso a Battocletti, alla possibile sorpresa Cavalli, a Tecuceanu se avrà imparato le lezioni di Eugene e Monaco, alla tenacia di Barontini, solo per citarne alcuni: un podio darebbe slancio a tutto il settore. Nel lungo Larissa Iapichino è la prima a voler davvero volare, nel triplo l’occasione è ghiotta per Derkach e Cestonaro, e Bocchi può sorprendere, nell’asta sono estremamente felice per il ritorno di Stecchi e per il fatto che Bruni non partecipi più alle ‘feste’ ma voglia esserne protagonista. Mattia Furlani? Nessuna pressione, ricordiamoci che ha appena compiuto 18 anni, è qui per fare esperienza e tutto quello che verrà sarà di guadagnato”.
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