Il direttore tecnico dell’atletica italiana Antonio La Torre ha commentato i risultati della spedizione azzurra per gli Europei indoor di Glasgow 2019 terminati ieri dopo una tre giorni di gare molto intense che hanno regalato all’Italia risultati prestigiosi e altri non esattamente in linea con le aspettative: “È stata una conclusione bella, cercata, voluta. Le ragazze della 4×400 sono state tutte straordinarie, si sono superate e hanno vinto un bronzo che ci fa ben sperare in proiezione Mondiali di staffette di Yokohama. E sull’impresa di Tamberi, che dire: Gimbo è un personaggio ritrovato non solo per l’atletica italiana ed europea, ma per quella mondiale. Credo ci siano state delle prestazioni eccellenti. Vorrei sottolineare la tre giorni di Raphaela Lukudo, un’atleta che esce da questo Europeo con un’altra dimensione. E come non ricordare un ritrovato Claudio Stecchi: è entrato in una dimensione internazionale che va dai 5,80 in su. Tra le altre note positive sicuramente Tania Vicenzino in finale nel lungo. Peccato per l’infortunio di Simone Forte e per quei due millesimi che hanno separato Lorenzo Perini dalla finale dei 60hs.
Ci sono anche delle note negative che La Torre non può non considerare nel tracciare il suo bilancio degli Euroindoor: “Non possiamo nascondere, però, che alcune prestazioni sono mancate. Prima fra tutte quella di Marcell Jacobs: da lui ci aspettavamo qualcosa, ma non bisogna passare da un estremo all’altro nelle valutazioni, bisogna riflettere. Come anche su Alessia Trost ed Elena Vallortigara, al di sotto delle aspettative“.