L’atletica leggera italiana sogna in grande con una ragazza di appena 15 anni. Il suo nome è Kelly Doualla e quest’oggi al Memorial Giovannini di Ancona ha corso i 60 metri indoor con il tempo di 7″23. Un crono che le vale già il record europeo Under 18 oltre che il quarto posto nelle liste italiane di tutti i tempi. Per trovare infatti tre velociste azzurre con un tempo migliore sui 60 metri occorre scomodare nell’ordine Zaynab Dosso, primatista italiana con il 7″02 del 6 febbraio 2024, Marisa Marsullo con il 7″19 datato 1983 e Manuela Levorato che nel 1999 corse in 7″20.
Numeri che danno la dimensione di un talento cristallino come quello di Doualla, che ha quindi migliorato ulteriormente il tempo di 7″27 che la settimana scorsa a Bergamo le era valso in un colpo solo il record italiano sia a livello Under 18 che Under 20. All’orizzonte c’è il minimo per gli Europei indoor, in programma dal 6 al 9 marzo ad Apeldoorn e ora distante appena tre centesimi. E intanto si avvicina sempre di più anche il record mondiale Under 18, quel 7″18 detenuto dalla statunitense Shawnti Jackson.
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Kelly Doualla, alla scoperta di un talento tutto italiano
Nata il 20 novembre 2009 a Pavia da genitori camerunensi, Doualla è cresciuta a Sant’Angelo Lodigiano e ha mosso i primi passi nel mondo dell’atletica presso l’Atletica Fanfulla Lodigiana. Lo scorso anno il trasferimento al Cus Pro Patria Milano, di cui tutt’ora veste i colori sotto la guida tecnica di Walter Monti. Dotata di mezzi fisici importanti e di una esplosività notevole, il tutto senza dimenticare la crescita muscolare che fisiologicamente la accompagnerà fino all’età adulta, rappresenta senza mezzi termini una speranza con pochissimi precedenti nella storia dell’atletica leggera italiana.
Impressionante la facilità d’azione messa in scena oggi al PalaCasali di Ancona, con una partenza comunque ancora migliorabile e non certo perfetta. Sul lanciato però la progressione è stata davvero impressionante, con Doualla che ha dato la sensazione di avere un potenziale già di livello anche su distanze più lunghe rispetto ai 60 metri. E’ quindi arrivato il successo in un evento come il Memorial Giovannini, intitolato alla memoria del compianto giornalista della FIDAL e da quest’anno facente parte del World Indoor Tour, ossia il livello Challenger del massimo circuito di atletica leggera.
Le altre gare: Randazzo sorprende sui 60, bene Valensin e Coiro nei 400
Se Doualla giustamente si prende tutte le copertine, l’appuntamento di Ancona ha però regalato anche altri spunti interessanti. Su tutti la vittoria di Filippo Randazzo, finalista alle Olimpiadi di Parigi nel salto in lungo ma vittorioso oggi sui 60 metri. L’atleta delle Fiamme Gialle ha sorpreso gli sprinter puri, fermando il cronometro sul tempo di 6″63 a soli tre centesimi dal minimo per gli Europei indoor. Secondo posto per Yassin Bandaogo (Fiamme Oro), che firma il personale in 6″65 con lo stesso tempo di Matteo Melluzzo, campione europeo della 4×100. Quinto posto per il campione europeo indoor in carica Samuele Ceccarelli: il portacolori delle Fiamme Oro corre in 6″73 la finale dopo il 6″71 della batteria e finisce dietro anche a Yupun Abeykoon.
Negli 800 metri femminili altri sorrisi per l’Italia grazie alla giovane Elisa Valensin, rappresentante del Cus Pro Patria Milano proprio come Doualla. Per lei arriva il ritocco al record italiano Under 20 in 53″04, ma molto bene fa anche Eloisa Coiro che da ottocentista ferma il cronometro a 52″68 sulla distanza dimezzata rispetto a quella preferita. Un tempo che permette a Coiro di diventare la sesta italiana di sempre nei 400 al coperto. Nei 400 maschili esordio stagionale con vittoria e personale per Luca Sito: l’argento europeo con la staffetta maschile e con la mista, alla prima ufficiale per i colori delle Fiamme Gialle, corre in 46″44 e precede Lorenzo Benati e Vladimir Aceti, rispettivamente capaci di correre in 47″12 e 47″22.