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2 anni e 8 mesi. Questa la pena per Jamel Chatbi dalla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping. Per il mezzofondista naturalizzato italiano “visti gli artt. 2.4, 4.3.3 e 4.7.1 delle vigenti NSA – si legge nel comunicato del Coni – ha squalificato lo stesso per 2 anni e 8 mesi, a decorrere dall’8 agosto 2016 e con scadenza al 7 aprile 2019. Chatbi è stato condannato anche al pagamento delle spese del procedimento quantificate forfetariamente in euro 378,00“. Chatbi era stato escluso dai Giochi di Rio dal Coni per aver saltato tre controlli antidoping (“negligenza”). Ma non si tratta del primo episodio nella carriera dell’atleta: poche ore prima della finale del Mondiale dei 3000 siepi di Berlino (2009) fu trovato positivo al clenbuterolo e squalificato per 3 anni.
Squalificati anche Agostino Turriciano, Mattia Terenzi, Cristian Severini e Ignazio Gnocchi: per loro 4 anni a decorrere dal 3 novembre 2016 con scadenza al 2 settembre 2020.