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L’atleta italiano Marcell Jacobs, ospite del talk settimanale di Atletica TV, ha raccontato il percorso tecnico che lo ha portato a degli evidenti miglioramenti: “E pensare che non volevo fare le indoor. Voglio vincere il mio primo titolo italiano nei 60 metri. Ancona ha un’ottima pista, io sono motivato e in questi giorni sto riposando per arrivarci al top. Solo dopo penserò agli Europei indoor. È gratificante, ma sono consapevole che a Torun saremo tutti sullo stesso piano. Sono tre turni da correre ricominciando da zero. Di ritorno dal raduno di Tenerife, dove ho lavorato molto sulla tecnica. Con Paolo abbiamo perfezionato la partenza, adattandola alle mie caratteristiche, un’operazione che ha creato dei vantaggi importanti anche sul lanciato. Abbiamo puntato su un’azione meno muscolare, con appoggi più corti e rapidi; mi alzo prima dai blocchi, non perdo velocità negli appoggi e riesco ad accelerare più velocemente. Dopo tre settimane a Tenerife, dove mi sono allenato in condizioni ideali, non restava che testarmi in gara”.
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Dal 5 al 12 febbraio, nell’arco di una settimana, il velocista azzurro ha corso cinque volte sotto al suo precedente primato personale: “Sei gare in sette giorni e sono molto soddisfatto. Il 6.53 di Lodz è stata la gara migliore a livello cronometrico, ma la peggiore tecnicamente. Ero un po’ stanco e nella prima parte ho faticato, infatti Rodgers mi è scappato via e sono riuscito ad agganciarlo solo nel finale. Ma fortunatamente questa nuova partenza mi permette di sfruttare meglio la mia velocità nella seconda parte. Nella gara d’esordio a Berlino sono uscito bene dai blocchi, ma poi non ho allargato abbastanza la falcata. Nonostante questo è arrivato un bel 6.56 che mi ha sorpreso. In finale ero di fianco un ottimo partente come Cissè e sono riuscito a stargli di fianco. Ai 60 ero molto veloce, con una falcata ampia…”.
“Corro i 60 pensando ai 100. L’obiettivo della stagione all’aperto è essere davanti ai 60 metri ed avere ancora la capacità di incrementare la velocità . Solo a Lievin ho trovato l’accelerazione che cerco, ma nel complesso i passi in avanti sono sostanziali. Ho imparato che è più facile a dirsi che a farsi, ma con questa partenza già nel 2019 avrei potuto limare qualcosa al mio 10.03. È ovvio che aver tolto un decimo sui 60 metri mi da fiducia, soprattutto perché la fase in cui sono più forte è quella dai 60 ai 100. Nel frattempo, essere lì davanti, con questi avversari, è una bella sensazione. Il mio sogno è correre ai Giochi di Tokyo sia sulla gara individuale che con la 4×100. Il primo obiettivo della stagione all’aperto sono le World Relays, dove vogliamo conquistarci i Giochi Olimpici con la 4×100. Intanto non vedo l’ora di tornare a fare un raduno insieme!”, ha concluso Jacobs.
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