Atletica

Atletica: Jacobs secondo dietro Omanyala nei 60 metri, record indoor italiano per Stecchi nel salto con l’asta

Marcell Jacobs, Mondiali Eugene 2022 - Foto Giancarlo Colombo/Fidal

Dopo due anni si interrompe l’imbattibilità di Marcell Jacobs nei 60 metri indoor. L’azzurro corre in 6″57 e chiude secondo nella finale del ‘Meeting Hauts-de-France Pas-de-Calais’ di Lievin vinta dal keniano Ferdinand Omanyala in 6″54, primato personale. Jacobs al coperto era imbattuto dal 12 febbraio 2021. Ecco le sue sensazioni dopo la gara: “Si impara anche dalle sconfitte, non è la prima volta. Da domani mi rimetto a testa bassa a lavorare sulle cose che vanno corrette, come del resto ho fatto finora. Voglio affrontare al meglio i prossimi appuntamenti. Complimenti a Omanyala, ci incontreremo di nuovo”.

Impresa di Claudio Stecchi a Liévin che centra il record italiano indoor dell’asta, eguagliata con 5,82 (alla prima prova) la misura del suo allenatore e mito azzurro Giuseppe Gibilisco dopo 19 anni esatti. È lo standard per gli Euroindoor di Istanbul che ora lo attendono dal 2 al 5 marzo. Il fiorentino delle Fiamme Gialle pareggia anche il primato personale all’aperto che aveva realizzato a Chiari in un evento in piazza nel settembre del 2020. Queste le sue parole nel post gara: “Non ho parole, dopo un anno e mezzo senza gare potevamo anche accontentarci di finire le indoor a 5,50 e di pensare alla stagione all’aperto. E invece, gara dopo gara, abbiamo capito che si poteva salire, e di tanto. Il 5,72 di Torun mi ha dato le sicurezze che mi servivano. E oggi, quando ho saltato 5,73 alla prima, ho capito che sarebbe arrivato il record. Gibi? L’ho visto esultare in tribuna, ho sentito il suo urlo, la sua voce. Ci siamo abbracciati e non c’era tanto da dire, soltanto un ‘grazie’: entrambi sappiamo tutte le difficoltà che abbiamo affrontato in questi ultimi due anni. Abbiamo ripreso ad allenarci soltanto nel settembre dello scorso anno, prima a Siracusa e poi a Castelporziano. Non ho mai pensato di smettere ma certamente uno stop così lungo non aiuta. Quindi ho capito che, ricominciando, dovevo cambiare qualcosa. E abbiamo modificato la tecnica di rincorsa: prima partivo da fermo, ho saltato così dai 15 ai 30 anni, e invece abbiamo introdotto un pre-avvio.

Nei 3000 l’azzurra Nadia Battocletti centra lo standard per gli Euroindoor di Istanbul. Sesto posto in 8:45.32 nella gara vinta dall’etiope Diribe Welteji (8:34.84). L’atleta delle Fiamme Azzurre fa gara nel terzo gruppetto di atlete africane, all’inseguimento degli altri due gruppi di testa composti da Welteji e dalla campionessa del mondo indoor Lemlem Hailu (8:35.15) e, il secondo, da Mizam Alem (8:39.03) e dall’ugandese Sarah Chelangat (8:41.16). La primatista italiana battaglia nel finale batte le altre etiopi Mekides Alemshet (8:46.70) e Zerfe Wondemagegn (8:46.98)

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