Marcell Jacobs si concede al ‘The Guardian’, parlando delle difficoltà affrontate nel due anni dopo l’oro di Tokyo: “Le critiche della gente mi hanno davvero colpito, sono arrivate da ogni parte, dall’Italia e dall’estero. Come se non gareggiassi perché avevo paura, io che non ho mai avuto paura di nulla in vita mia. Non gareggiavo perché non ero in grado di farlo, è stato un momento difficile perché ti alleni per ottenere risultati e non ottenerli è stata dura. I due anni post Olimpiade sono stati difficili, avevo davvero bisogno di qualcosa che mi stimolasse“. Sul cambio allenatore: “Un cambiamento radicale, non solo fisico ma emotivo, dentro di me – ha spiegato Jacobs – Stavo cercando un allenatore che non avesse scrupoli, esitazioni o insicurezze nell’allenatore un campione olimpico. Ho accettato di lavorare con lui ma ovviamente mi sono assicurato che tutte le accuse fossero cadute prima di firmare“. Jacobs si riferisce ad un indagine di 18 mesi su presunte molestie sessuali risalenti al 2014.