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“Sono triste e amareggiata, però non mi butto giù. Cerco sempre di prendere il buono da ogni cosa, la vivo come un’esperienza che, a 18 giorni dal mio 19esimo compleanno, mi farà crescere. L’Olimpiade di Parigi è lontana solo tre anni: una motivazione in più per continuare a lavorare e migliorarmi“. Sono queste le parole di una Larissa Iapichino che, in seguito all’infortunio muscolare che le ha impedito di partecipare a Tokyo 2020, ha già lo sguardo all’Olimpiade francese.
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“Non sarei andata per salire sul podio – chiarisce in un’intervista alla Gazzetta dello Sport e al Corriere della Sera – ma obiettivi e ambizioni, dopo la stagione indoor, erano diversi da quelli che avrei potuto avere adesso”. Ora Larissa si concentrerà sul recupero, affiancata da papà Gianni che ha scelto come suo nuovo allenatore: “Rischi non ne vedo, non sono preoccupata. Siamo professionisti, sapremo dividere la sfera famigliare da quella lavorativa: l’abbiamo sempre fatto. So cosa è meglio per me e sono in grado di prendere le mie decisioni di vita: non mi sentivo più stimolata, avevo bisogno di un cambiamento. Nessuno come il babbo mi può tutelare dal punto di vista sportivo e personale: c’è piena fiducia reciproca”. “Il sogno olimpico mi è scivolato via dalle mani – conclude -. Ma non mi arrendo: continuo a sognare, ai miei obiettivi di atleta non rinuncio”.
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