“Ripeterò questo circuito per sette-otto volte e con una quindicina di chilometri sono a posto: non è come un allenamento normale ma per fortuna ora non ci sono gare in vista” ha spiegato l’azzurro. Il veneto di origine eritrea per ora non si concentra sui Giochi di Tokyo 2020, rinviati di un anno, ma sul 4 maggio, giorno attualmente stabilito come termine della quarantena. Faniel infatti spera che quel giorno anche chi corre solo per passione possa avere il via libera dal Governo: “Sarebbe un segnale di speranza, e correre diventerebbe ancora più bello“.
Atletica, Faniel: “Usavo il tapis roulant ma ora torno all’aperto”
Eyob Faniel, Foto Fidal
“Mi ero procurato un tapis roulant e utilizzavo quello, ma da domani torno in strada“. L’azzurro Eyob Ghebrehiwet Faniel, dal 23 febbraio scorso è il primatista italiano della maratona, grazie al tempo di 2h07’19” sui 42,195 km ottenuto a Siviglia. Il 27enne veneto poi si è dovuto fermare per via dell’emergenza sanitaria che ha costretto tutti alla quarantena e l’attività fuori casa era consentita solo “entro 200 metri da casa, cosa impossibile per chi si dedica alla mia specialità“. Ora però, il governatore del Veneto Luca Zaia ha abolito il limite dei 200 metri e dunque all’aria aperta. “Non su strada, ma su dei sentieri vicino casa mia” precisa Faniel. “Abito poco fuori Bassano del Grappa, e ho già studiato il percorso: in tutto sono due chilometri, quindi nei limiti di quanto stabilito da Zaia. Ne ho parlato anche con un assessore di qui e mi ha dato il via libera”.