“Fidatevi, sarà una ‘roba’ pazzesca. Non potete mancare agli Europei di Roma, una squadra di atletica così forte in Italia non si è mai vista”. Leonardo Fabbri, fresco di record italiano nel lancio del peso, lancia l’invito verso la manifestazione continentale che si terrà all’Olimpico dal 7 al 12 giugno. “La prima volta che ho lanciato all’Olimpico è stata al Golden Gala 2019: sono andato veramente male, ma da lì è partita la mia carriera internazionale con i grandi. Mi viene da ridere a pensare all’atleta che ero nel 2019: ho fatto 19 metri, avevo poca esperienza e un’ansia pazzesca. Però è importante sbagliare: ho imparato tantissimo e non vedo l’ora di tornare a Roma l’8 giugno per dimostrare a me stesso che ho fatto un bel lavoro in questi cinque anni”, racconta il pesista azzurro.
“Superare Andrei è stato coronare il sogno di un bambino che ha iniziato a lanciare quando aveva 12 anni – le parole di Fabbri, domani in gara al Grifone Meeting – Tante persone hanno sempre fatto i paragoni con lui, con le misure che faceva da piccolo, con quelle che ha fatto da grande, e pian piano ho sempre cercato di eguagliarlo. In tante cose ci sono riuscito, e ne sono orgoglioso perché per me è una divinità . Manca ancora una medaglia che ci separa, vediamo se tra due mesi riesco ad andargli vicino. Ho lanciato più di lui ma Alessandro Andrei rimarrà per sempre nella storia dello sport italiano per quello che ha fatto”.
“La differenza più grande è stata l’aver trovato continuità – spiega il toscano – Ho perso diversi chili, non ho più i problemi fisici che avevo due anni fa e ora riesco ad allenarmi ogni giorno. Il gesto tecnico è molto stabile e questo mi permette di lanciare con regolarità oltre i 22 metri, anche senza essere al 100% della condizione: è qualcosa di fondamentale se si vuole competere ad alti livelli in campo internazionale”. E ora il prossimo obiettivo: “Gli 11 centimetri che mi separano dal record europeo sono un altro obiettivo. Volevo già prendermi il primato indoor e purtroppo mi è mancato per 18 centimetri. Roma sarebbe una bellissima occasione per farlo ma cerco di non pensare mai troppo alle misure: vado lì, lancio e mi diverto”.