L’exploit di Leonardo Fabbri nell’ultimo anno fa sognare in grande l’Italia, anche se nel getto del peso c’è un fenomeno assoluto che difficilmente concede spazio agli avversari. Si tratta dello statunitense Ryan Crouser, unico atleta della storia capace di vincere tre ori olimpici consecutivi in questa specialità (Rio 2016, Tokyo 2020 e Parigi 2024). Il 31enne potrebbe agguantare il poker proprio nell’edizione casalinga dei Giochi, a Los Angeles 2028, raggiungendo nella leggenda i connazionali Al Oerter (oro nel disco tra Los Angeles 1948 e Roma 1960) e Carl Lewis (saltatore in lungo oro da Los Angeles 1984 ad Atalanta 1996). Couser e Fabbri si sono incontrati in occasione del Festival dello Sport di Trento, con lo statunitense che ha speso splendide parole nei confronti dell’azzurro: “Il suo processo di crescita è stato esemplare. E tecnicamente parlando ho parecchio da invidiargli. Grazie anche al suo allenatore Paolo Dal Soglio ha costruito un lancio che, per tanti versi, pur considerando le caratteristiche di ognuno, è da prendere a modello“.
Il campione d’Europa ha risposto con altrettante parole di ammirazione verso Crouser: “Lo studio sin da quando era ragazzino, raccoglievo i video che lo ritraevano in azione. Fino a non molto tempo fa mi pareva un extraterrestre, oggi che l’ho avvicinato ha sembianze un po’ più umane, ma resta un re indiscusso“. Leo Fabbri, infatti, dopo tredici scontri diretti di fila persi, è riuscito a batterlo in un paio di occasioni (a Londra lo scorso luglio e a Bruxelles a settembre). “Stava diventando un’ossessione, ora invece ho capito che, a certe condizioni, non è imbattibile“, spiega Fabbri, con Crouser che replica: “Non ci prendere gusto, però“.
Crouser ha poi raccontato dell’infanzia in Oregon e dei suoi inizi, del padre giavellottista che mancò di poco la qualificazione proprio ai Giochi di Los Angeles 1984 (fu quarto ai Trials), ma anche della complessa stagione appena conclusa, con due grandi infortuni (al gomito destro e ai pettorali), che sembravano poter compromettere tutto. Anche Fabbri ripercorre la propria carriera, spiegando come il 2024 (nonostante l’amaro quinto posto di Parigi) gli abbia regalato tanta popolarità ed un record italiano, sottratto dopo 37 anni ad Alessandro Andrei. Il fiorentino guarda al futuro e ammette: “Mi piacerebbe imitarlo, ma mi accontenterei anche dell’argento alle spalle di Ryan“. “Ci sto” replica subito Crouser, stringendogli la mano e scatenando le risate del pubblico.