Una delle gare più attese per i colori azzurri nella terza mattinata dell’Europeo di Amsterdam è quella dei 110hs al maschile, dove sono tre gli azzurri non solo a caccia della semifinale ma anche a caccia del minimo olimpico per Rio de Janeiro, fissato a 13.47. Come detto, sono tre gli azzurri in gara: Hassane Fofana, Emanuele Abate e Lorenzo Perini.
Sono tre anche le batterie in programma, ognuna delle quali qualifica i 3 migliori atleti, ai quali si aggiungono i migliori 4 tempi non direttamente qualificati.
Condizioni meteo abbastanza proibitive per la gara, tenuta sotto una forte pioggia. Hassane Fofana chiude 4° la sua batteria, la prima, vinta dal cipriota Milan Trajkovic con il record nazionale a 13.39. Un più che discreto 13.71 per lui, bravo a reagire ad una partenza non eccezionale ed a restare in scia dei primi e dei tempi migliori. Qualificazione non diretta ma tranquillamente ripescato. Le sue parole: “Il vento non dava fastidio come la pioggia. A me sembra di essere andato abbastanza piano, e peccato per il passaggio sugli ostacoli un po’ così. Peraltro fa abbastanza freddo, non avrebbero dovuto farci spogliare così presto rispetto alla gara. Spero nel ripescaggio [le sue parole sono arrivate prima dell’ufficialità]”.
Tocca ora ad Emanuele Abate, rientrato da poco da un bruttissimo infortunio agli Assoluti di Milano di tre anni fa, quando si ruppe il tendine d’Achille. Il primatista italiano con 13.28, forse a sorpresa, vince la sua batteria, la seconda, con il suo stagionale a 13.65, ottenendo quindi il passaggio di turno immediato, peraltro nel giorno del suo 31esimo compleanno. Le sue parole: “Il meteo oggi non è proprio dalla nostra parte oggi. Il primo obiettivo era ottenere lo stagionale e ce l’ho fatta, sono soddisfatto. Le sensazioni che ho provato sono quelle giuste, anche se sui primi ostacoli non la sentivo di rischiare troppo. Domani in semifinale, rischiando un po’, penso di riuscire ad abbassare ulteriormente i tempi. Quest’anno finalmente sono tornato, ho lavorato bene a Formia ed oggi ho già dimostrato che il lavoro è servito. Ora punto dritto alla qualificazione a Rio de Janeiro“.
Infine, anche Lorenzo Perini coglie la qualificazione alla semifinale, facendo en-plein di italiani. L’azzurro, il meno quotato dei tre per pochi centesimi, ottiene la seconda posizione della terza ed ultima batteria dietro a David King, dopo una partenza un po’ contratta ma una fase lanciata molto positiva. Il britannico ottiene 13.57 e l’azzurro 13.68, ad un centesimo dal suo primato personale ottenuto quest’anno. Le sue parole: “Fortuna pioveva un po’ meno in questa batteria. Ho fatto un risultato importante e mi sono sentito molto bene, spero di migliorarmi al secondo turno. Le gambe giravano bene, il riscaldamento è stato lungo ma ha funzionato. Ho fatto un paio di errorini ma vedrò di non ripeterli in semifinale. Essere qui all’Europeo è un onore e vedere tutta questa gente qui a darci la carica è bellissimo“.