Atletica

Atletica, Europeo di Amsterdam: Alessia Trost e Desirée Rossit in finale

Alessia Trost - Foto Colombo/FIDAL

La prima gara con colori azzurri in corsa (ed in corsa per una medaglia) all’Europeo di atletica leggera di Amsterdam è quella del salto in alto femminile. Sono tre le italiane che hanno preso il via, alla ricerca della qualificazione alla finale, assicurata alla quota di 1.92m o alle prime 12 della classifica combinata dei due gruppi.

Tempo variabile, col sole a fare capolino tra le nuvole, che porta temperature molto miti, il 60% di umidità circa, vento ed una pedana comunque in ottime condizioni (per una volta quest’anno, dove le gare di alto femminile sono sempre state martoriate dalla pioggia). In gara Alessia Trost, Erika Furlani e Desirée Rossit.

C’è stato bisogno di arrivare proprio a 1.92m con l’asticella per trovare le 12 qualificate alla finale. Chi non ha potuto arrivare a tentare quella misura è stata Erika Furlani, la prima azzurra ad essere eliminata. Per lei tre errori a 1.89m, che sarebbe stato il suo personale. Risultato finale è 1.85m alla prima misura, un salto molto positivo e molto alto, accolto con un urlo di esultanza. Per lei 16esima posizione finale. “Un’esperienza comunque bellissima“, ha dichiarato. “Era il mio primo Europeo in assoluto, ho sbagliato di poco il 1.89m. La gara l’ho gestita bene, come ho gestito bene la rincorsa. Piano piano sto crescendo e spero di andare avanti così“.

Seconda azzurra in classifica ma comunque qualificata alla finale è stata invece Desirée Rossit. Tutto molto bene per lei fino alla misura di 1.85m, saltati con margine alla prima prova, dopo aver passato agilmente 1.75m e 1.80m. Un errore per uno stacco troppo sotto l’asticella ha forzato l’udinese ad una seconda prova a 1.89m, stavolta molto positiva e ben performata. Per lei poi due errori a 1.92m, di poco, ma niente possibilità di saltare la terza prova: gli errori delle avversarie dietro di lei in classifica l’hanno qualificata aritmeticamente prima del suo salto. Per lei 10° posto finale. “Contentina del risultato, non pienamente soddisfatta, ma il primo obiettivo del centrare la finale è andato. La pedana è un po’ da capire, quindi sono comunque soddisfatta del 1.89m alla seconda prova, che mi è venuto molto alto“, ha dichiarato. “Questo è il primo europeo assoluto e sono felicissima. Io mi emoziono abbastanza alla vigilia delle gare, devo un po’ imparare a mantenere la calma“.

Qualificata come prima azzurra è stata infine Alessia Trost. Per lei tutto molto facile fino al 1.89m: dopo aver passato la prima quota a 1.70m, la pordenonese ha infilato 1.75m, 1.80m, 1.85m e soprattutto il 1.89m con molta tranquillità e controllo. L’ottimo 1.89m faceva ben sperare anche per la misura di qualificazione certa a 1.92m: un brutto errore al primo salto ed un errore meno marchiano al secondo non le hanno invece dato la misura. Non c’è stato modo di saltare la terza volta, poiché anche per lei nel mentre è arrivata la qualificazione aritmetica. Per lei 5° posto finale. “Oggi è andata bene, ho fatto un po’ fatica ad adattarmi la pista ed ho fatto tanti salti di prova“, ha detto la Trost. “Ho voluto provare a saltare il 1.92m nonostante la qualificazione ottenuta: è andata benino al secondo salto e sono quindi contentina anche io. Sarà una finale molto aperta, siamo in tante tra 1.90m e 1.95m che possono andare a medaglia, è una gara da giocare e quindi giochiamocela“.

Tutte le qualificate: Hruba, Palsyte, Beitia, Demireva, Trost, Szabo, Jungfleisch, Skoog, Thiam, Okuneva, Rossit, Cernjul.

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