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Atletica, Europei Roma 2024: Gianmarco Tamberi vola a 2.37 e si conferma campione d’Europa nel salto in alto

Gianmarco Tamberi - Foto Antonio Fraioli

Un fantastico Gianmarco Tamberi trionfa nel salto in alto agli Europei di atletica leggera di Roma 2024 e si conferma campione continentale. Il fuoriclasse azzurro ha avuto un inizio di gara difficoltoso, in cui ha rischiato l’eliminazione a 2.29, superata col brivido al terzo tentativo. Assicurata la misura però il campione olimpico di Tokyo ha premuto l’interruttore delle grandi occasioni: il 2.31 al primo salto gli vale infatti la medaglia d’oro lasciandosi alle spalle l’ucraino Vladyslav Lavskyy (argento col primato personale di 2.29).

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Lo spettacolo però non è finito: dopo due errori a 2.33, Tamberi decide di passare direttamente a 2.34, che riesce in maniera splendida. Dopo il salto regala anche uno dei suoi soliti siparietti, togliendosi le molle dalle scarpe. Gimbo però non si ferma e salta anche a 2.37, nuovo record dei campionati e miglior misura mondiale stagionale che legittima la sua medaglia d’oro. Dopo la vittoria inizia lo show, con i festeggiamenti di Tamberi che coinvolgono tutti, anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con tanto di abbraccio. Completa il podio, a sorpresa, l’altro ucraino Oleh Doroshchuk, che ottiene 2.26 al primo salto. Chiudono invece al sesto posto gli altri due azzurri Manuel Lando e Stefano Sottile, fermandosi a 2.22 al termine di una gara comunque buona per entrambi ma che lascia qualche rimpianto perché il podio era alla portata.

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Queste le parole di Tamberi dopo aver vinto l’oro: “Se non avessi vinto non avrei parlato almeno per un mese. Avevo detto che ero in una forma stratosferica. Il record degli Europei era un obiettivo, poi da capitano non potevo mica vincere con una misuretta. Questa Italia sta facendo cose eccezionali, è fortissima e andremo a Parigi con la voglia di spaccare tutto e lotteremo fino all’ultima goccia di sudore. Lo garantisco da capitano“. Poi sul presidente Mattarella: “Quando ho saputo che sarebbe stato allo stadio mi sono venuti i brividi. Lo ringrazio tantissimo, per me è stato un onore immenso“. Infine la dedica finale: “Questa mia vittoria è per tutte le persone che stanno combattendo per qualcosa. Non bisogna mollare e pensare che le cose possono migliorare“.

 

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