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Si torna in gara sulla 20 chilometri: la prima della stagione per Massimo Stano, la prima da quasi due anni per Antonella Palmisano. È un test fondamentale quello dei due campioni olimpici azzurri domani, domenica, a Podebrady, agli Europei a squadre di marcia: in chiave individuale, per il risultato del team italiano e anche con la prospettiva dei Mondiali di Budapest (19-27 agosto). “Sono curioso di vedere cosa viene fuori – commenta Stano, oro iridato nella scorsa estate sui 35 chilometri – dopo la buona gara di tre settimane fa a Madrid nei 10 km, quarto con il personale di 39:06, quando però ero ancora nel periodo di preparazione. E perché non mi presento alla partenza di una ‘venti’ dagli Europei di Monaco, un ottavo posto che non mi ha lasciato bei ricordi. Le ultime due settimane non mi hanno dato grandi sicurezze, con mal di gola, tosse, cinque giorni di antibiotico, ma il lavoro è stato fatto. Vedrò subito dopo la partenza come saranno le sensazioni e l’idea potrebbe essere di seguire gli altri per poi chiudere forte”.
Per gli azzurri al via (ore 14.10) anche Francesco Fortunato, che a Madrid ha vinto, insieme ad Andrea Cosi e Gianluca Picchiottino. “Un’ottima squadra con quattro atleti di alto livello. Per me l’obiettivo è almeno il minimo per i Mondiali, fissato a 1h20:10. A Budapest come noto ho intenzione di doppiare, per fare anche la 35 chilometri, ma la 20 km è la gara a cui punto di più”. La maglia azzurra manca ad Antonella Palmisano da quel fantastico 6 agosto 2021, il giorno dell’impresa a cinque cerchi: “Finalmente. Non vedevo l’ora, dopo essere rimasta per tanto tempo a guardare le gare da casa. Contenta di essere qui, ma anche consapevole di non essere la stessa atleta delle Olimpiadi perché mi trovo in una fase di costruzione e ancora parecchio indietro rispetto agli standard che avevo prima”. Si parte alle ore 11.40 di domenica mattina. “L’intenzione è di testare su una 20 chilometri come va il problema, perché dopo l’operazione all’anca dello scorso settembre qualcosa è ritornato. E sono fiduciosa visto che dopo la 10 km di Madrid non ho avuto fastidi fisici. Sono qui anche per lo standard per i Mondiali, il crono di 1h29:20 che è abbastanza impegnativo da raggiungere nella condizione in cui mi trovo. Però mi piacciono le sfide e quindi ci proverò, con la speranza di poter affrontare poi il Mondiale ai livelli di una volta. La 20 chilometri è la mia distanza, quella che mi piace di più. A Madrid nei 10 km sono rientrata affrontandola come se fosse la prima gara, con ansia e notte della vigilia in bianco, ma qui spero di aver fatto l’abitudine e di riuscire a dormire un po’ di più. L’emozione è tanta, perché non indossare l’azzurro da due anni si sente”.Â
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