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La Diamond League in Cina ha confermato la forza e la classe di Andy Diaz. L’atleta cubano, che diventerà totalmente atleta azzurro dai prossimi giorni di settembre, si è imposto nella finale di salto in alto, con la misura di 17.43, precedendo il burundiano Hugues Fabrice Zango, secondo con 17.22, e statunitense Donald Scott, terzo con 16.65. A ruota, quindicesima piazza per Gaia Sabbatini nei 1500 femminili in 4’07″94.
Per continuare con le belle notizie, è arrivata un’altra grande prova per la Nazionale Italiana, in Cina per Ayomide Folorunso nei 400 ostacoli femminili. La finalista mondiale è quarta con tempo di 54″08, il secondo della carriera, a soli diciannove centesimi dal suo recente record italiano. Negli 800 metri maschili è dodicesimo Simone Barontini in 1’45″42. Nel lancio del disco nessuna misura valida per Daisy Osakue, che ha chiuso la gara di Xiamen con tre nulli.
Per quanto riguarda, invece, le altre gare negli 800 è dodicesimo Simone Barontini in 1:45.42, nel disco senza misura Daisy Osakue con tre nulli. Sui 400 il grenadino Kirani James, già oro olimpico e iridato, si riscatta dalla squalifica in finale ai Mondiali e vince al fotofinish in 44.38 nei confronti di Quincy Hall (Usa), bronzo a Budapest che si piazza secondo con lo stesso crono. La numero uno del lungo è ancora la serba Ivana Vuleta: 6,88 (-0.4) per la neocampionessa del mondo che supera il 6,79 di Marthe Koala (Burkina Faso) e il 6,71 della nigeriana Ese Brume.
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