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Atletica, Diamond League Stoccolma 2023: Iapichino vince nel salto in lungo, l’invasione di pista ferma Sibilio

Gianmarco Tamberi
Gianmarco Tamberi - credits Colombo/Fidal

Dopo la tappa di Losanna la Diamond League 2023 vola a Stoccolma per la settima tappa della manifestazione. Occhi puntati su Gianmarco Tamberi nel salto in alto, Alessandro Sibilio nei 400 ostacoli e Larissa Iapichino nel salto in lungo. Giornata fortemente condizionata dalla pioggia, che ha infastidito e non poco gli atleti e ha causato la posticipazione delle gare di salto con l’asta.

Una super Larissa Iapichino vince nel salto in lungo di tre centimetri su Mihambo. L’azzurra si spinge fino ai 6.69, trovato con l’ultimo salto ma sarebbe bastato anche il 6.67 del quarto salto, battendo la tedesca che non va oltre il season best di 6.66. Terzo posto per la serba Vuleta con 6.58.

Quarto posto per Alessandro Sibilio nei 400 metri a ostacoli. La gara dell’azzurro viene rovinata da dei manifestanti protestanti che hanno invaso la pista. Sibilio, che era secondo e ha rallentato per evitare di scontrarsi con un protestante, chiude in 49.11 a 7 centesimi dall’estone Magi. Vince la gara un super Warholm con un incredibile 47.57 che rifila oltre un secondo a McMaster, 48.94.

Male Gianmarco Tamberi. L’azzurro, molto probabilmente limitato dalla pioggia, supera i 2.12 al secondo tentativo e sbaglia tre volte i 2.16 abbandonando la gara solo al secondo salto concludendo sesto. Chiudono al quarto posto Stark e Amels, anche per loro fatali i 2.16, ma sono davanti a Tamberi per non aver commesso errori nei 2.12. Vince l’australiano Kerr, che si spinge fino ai 2.24 sbagliando tre volte nei 2.27. Secondo il belga Karmoy con 2.20, fatali per lui i 2.24 come per l’ucraino Protsenko con 2.16, terzo per aver rinunciato a saltare i 2.20 passando direttamente ai 2.24. “Si è parlato tanto di questa ‘discussione’ fra me e il presidente Stefano Mei. Lui mi ha richiamato ieri e io gli ho risposto che avremmo riparlato domani: non volevo distrazioni prima della gara di oggi. Vi farò sapere. Siamo ormai tanti gli azzurri in Diamond League: questa è una conferma della crescita del movimento azzurro e di quanto di buono abbiamo fatto vedere in Coppa Europa”, queste le parole di Tamberi, che non si è soffermato sulla brutta prova di questa sera.

 

Nelle altre gare lo svedese Danielsson vince i 3000 metri maschili correndo in 7:39.70, record personale. Completano il podio il connazionale Almgren in 7:40.01, e il francese Gressier in 7:40.21. L’etiope Mesele trionfa negli 800 metri femminili con il tempo di 2:00.05 davanti alla finlandese Maattanen in 2:01.50, e all’ucraina Krol in 2:01.56. Il sudafricano Nene vince i 400 metri maschili in 45.30. Secondo il nigeriano Bamidele in 45.48 e terzo il britannico Hudson-Smith in 45.57. Nel lancio del disco la croata Perkovic tocca i 64 metri arrivando ai 64.49 e battendo l’olandese van Klinken, 62.96. Terzo posto per la tedesca Pudenz, 62.33. Il sudafricano Simbine vince i 100 metri maschili fermando il cronometro a 10.03. Secondo il britannico Prescod, 10.14, terzo il tedesco Hartmann, 10.23. Dominio etiope con un tris a podio nei 1500 metri femminili. Trionfa Freweyni Hailu, 4:02.31, davanti a Welteji, 4:02.79, e Meshesha, 4:03.01. La kenyota Chebet vince i 5000 metri femminili con il season best di 14:36.52. Secondo posto per Lemlem Hailu in 14:38.06 che precede la connazionale Eisa in 14:40.02. La nigeriana Amusan domina i 100 metri ostacoli femminili correndo in 12.52 davanti all’irlandese Lavin, personal best di 12.73, e alla polacca Skrzyszowska in 12.78. Il marocchino El Bakkali vince i 3000 siepi maschili in 8:09.34. Secondo e terzo posto per gli etiopi Wale, 8:12.27, e Sime, 8:16.82. Nel lancio del disco trionfa lo sloveno Ceh, che sfiora i 70 metri facendo segnare un ottimo 69.83. Battuti lo svedese Stahl con 67.57 e il lituano Gudzius con il season best di 67.19. Trionfo britannico nei 200 metri femminili con la doppietta firmata da Neita, 22.50, e Asher-Smith, 22.58. Terzo posto per la spagnola Bestuè in 22.59. Negli 800 metri maschili l’algerino Sedjati, 1:44.59, la spunta in volata sullo spagnolo Ordonez, 1:44.67, e sul francese Tual, 1:44.85.

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