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Atletica, Diamond League Stoccolma 2020: Re, Bogliolo, Randazzo, Trio al via

Spazio alla Diamond League. Domenica a Stoccolma un’opportunità per quattro azzurri. Uno già fresco di esordio in questo contesto, il primatista italiano Davide Re (Fiamme Gialle), atteso alla sfida dei 400 metri con il migliore accredito stagionale tra i partecipanti  (“Dovrò tenere alta l’attenzione: l’obiettivo è vincere per la prima volta in Diamond League”). E tre esordienti assoluti: Luminosa Bogliolo (100hs) e per i lunghisti Filippo Randazzo (Fiamme Gialle) e Antonino Trio (Athletic Club 96 Alperia).

Ottimista Luminosa Bogliolo: “Cercherò di correre tecnicamente meglio di Turku – annuncia la 25enne ligure, che in Finlandia ha portato lo stagionale a 12.79, a un centesimo dal personale e tre centesimi dal record italiano -. Questa settimana è stata un po’ movimentata, fino a pochi giorni fa non sapevo se avrei gareggiato, e dove. E quindi ho fatto dei lavori abbastanza pesanti. Spero di riuscire a smaltirli per domenica e divertirmi come nella scorsa gara. Spiace che a Stoccolma non ci siano avversarie fortissime, ma la situazione quest’anno è particolare, la conosciamo, quindi va bene così“.

Il debutto in Diamond League per Filippo Randazzo e Antonino Trio sarà realtà alle 15.14. Per Randazzo Stoccolma è “la giusta occasione per fare esperienza, in una stagione senza altri stimoli internazionali: è bello confrontarsi con atleti di così alto livello. A Stoccolma per crescere, dunque, e poi cercherò una grande gara agli Assoluti”. Anche Trio non nasconde la soddisfazione: “Sono felice come un bambino, era l’ultima cosa che potessi aspettarmi – esulta il 27enne messinese -. È uno degli assaggi di quel che sarà la vita che vorrei fare. Mi sento tranquillo, sono cresciuto, entro in gara facendo quello che so fare, al massimo delle possibilità. Sono stato sfortunato nelle ultime due gare, sto cercando di abbattere il muro e ci sto sbattendo così spesso la testa che prima o poi riuscirò a distruggerlo. Questo è il genere di gare che stimola a dare il massimo. Ed è bello essere con Filippo: l’ho visto nascere sportivamente, possiamo aiutarci a vicenda”.

 

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