Buone notizie per l’atletica azzurra dalla tappa di Diamond League 2019 andata in scena a Rabat. Sorprende infatti Said El Otmani, 27enne dell’Esercito, che nei 5000 metri chiude in 13’19″30 centrando anche il minimo per i Mondiali di Doha. Si tratta anche del nuovo primato personale, stracciato il precedente primato che era di 13’31″02. Alla fine El Otmani ha chiuso al sesto posto, con un crono che è anche il nono di sempre per un italiano. Vittoria al keniano Edward Zakayo in 13’11″49, secondo l’etiope Solomon Berihu in 13’16″08, terzo il marocchino Bouqantar in 13’17″26.
Continua anche l’ottimo momento di Yeman Crippa, reduce dal personale sui 5000 al Golden Gala. Stavolta l’azzurro si è cimentato nei 1500 e alla seconda uscita stagionale ha chiuso in 3’37″82, firmato anche lui il proprio primato personale in una gara dai ritmi molto alti in cui il 22enne ha chiuso all’undicesimo posto. Vittoria del keniano Vincent Kibet in 3’35″80.
Nota stonata arriva invece da Gianmarco Tamberi nel salto in alto, con l’azzurro uscito dopo tre errori a 2.22: una misura ampiamente alla portata, come dimostrato dalla tanta luce in uno dei tentativi dove però è arrivato l’errore nel richiamo delle gambe. Gara comunque dai contenuti tecnici non eccelsi, con l’ucraino Bondarenko che vince a 2.28, misura saltata a Roma anche da Tamberi e superata stasera anche dal giapponese Tobe (secondo), il russo Ivanyuk (terzo) e il keniano Sawe (quarto).