Atletica

Atletica, Diamond League Losanna 2024: Simonelli 5°, Furlani 6° nella serata di Tebogo e Wanyonyi

Mattia Furlani - Francesca Grana/FIDAL

Chiusa la parentesi Giochi Olimpici, l’atletica torna protagonista con la Diamond League che fa tappa in quel di Losanna. Tra i nomi più attesi c’era quello di Mattia Furlani, bronzo nel salto in lungo a Parigi. Il giovane e talentuoso azzurro chiude in sesta posizione con 7.88 una gara che ha visto per larghi tratti in testa Pinnock ed Ehammer. Con un 7.97 al quinto salto riesce a entrare nella ‘finalissima’ a tre anche Miltiadis Tentoglou, che ovviamente poi non sbaglia il salto decisivo: 8.06 e va a vincere anche in Svizzera. 

Nei 110 ostacoli la notizia è che non vince Grant Holloway: c’è difatti Rasheed Broadbell in corsia due: 13.10 per l’atleta giamaicano che taglia per primo il traguardo. Lo statunitense oro olimpico è soltanto secondo in 13.14. Il nostro Lorenzo Simonelli, alla sua prima apparizione dopo la delusione ai Giochi Olimpici, chiude in quinta posizione con un crono di 13.26. Partenza un po’ a rilento dell’azzurro, che invece ha corso e saltato bene negli ultimi 50 metri.

C’era attesa anche per il ritorno in pista di Letsile Tebogo dopo aver dominato i 200 alle Olimpiadi e il velocista del Botswana conferma di avere ancora margine, tanto margine. Con un’irrisoria facilità corre e vince in 19.64 una gara che vede scendere sotto i 20″ anche Erriyton Knighton (19.76) e Fred Kerley (19.86).

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Una delle prove più attese della serata erano gli 800 maschili, con protagonisti 2/3 del podio olimpico di Parigi. Emmanuel Wanyonyi, oro in Francia, continua a impressionare e si avvicina ormai sempre più al record del mondo di David Rudisha. 1:41.11 per lui, mentre Catalin Tecuceanu chiude in 1:44.07 e non riesce nell’obiettivo di raggiungere il record italiano ma continua a mostrare una grande continuità nelle sue prestazioni. “Vediamo se riuscirò a batterlo nelle prossime due gare a Rovereto e Brescia. Ho avuto un piccolo risentimento alla gamba dopo le Olimpiadi e non mi ha permesso di allenarmi come volevo”, spiega l’azzurro. Riscatto solamente parziale per Ingebrigtsen, che stravince i 1500 in 3:27.83 ma di certo non potrà dimeenticare il mancato oro ai Giochi. Il norvegese questa volta riesce a superare l’americano Hocker (3:30.47). Nei 400 maschili – come da pronostico – è il britannico Matthew Hudson-Smith a imporsi in 43.96 davanti a Samukonga che prova a risalire nel finale ma si deve accontentare della seconda posizione; terzo Kebinatshipi con 44.22 che è il suo personal best.

Gran livello allo start anche dei 100 ostacoli donne, che vanno a Camacho-Quinn in 12.35, tempo che pareggia il suo primato stagionale. Seconde Grace Stark e Ackera Nugent in 12.38. Nei 100 vince Dina Asher-Smith in 10.88 davanti a Tamari Davis (10.97). Sopra gli 11″ la svizzera e padrona di casa Kambundji in 11.06. Diribe Welteji si aggiudica i 3000 con un crono di 8:21.50, riuscendo a superare nel finale Janeth Chepgngetich e Tsigie Gebreselama. Gara dei 200 femminili, non valida ai fini della classifica di Diamond League, vinta dall’ungherese Boglarka Takacs in 22.76 davanti alla tedesca Wessolly e all’olandese Jiya. 800 non sensazionali con Mary Moraa che vince in 1:57.91 davanti alle due britanniche Georgia Bell e Jemma Reekie. Nei 400 ostacoli Femke Bol batt il suo stesso record del meeting dominando in 52.25 davanti a Rushell Clayton e alle altre due giamaicaine Russell e Knight. Quinta Ayomide Folorunso con un 55.08 ancora lontanissimo dalle sue migliori prestazioni.

Nell’alto femminile si ripete Yaroslava Mahuchick con 1.99 davanti a Patterson (1.96) e Olyslagerss (1.92).  Nel getto del peso gran gara dominata dal 20.64 di Chase Jackson, che non ha rivali. Dietro la statunitense si piazzano la tedesca Ogunleye con 19.55 e la canadese Mitton che ha lanciato 19.52.

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