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A Bruxelles in scena le gare delle finals di Diamond League 2019. Tante le gare che assegnavano il diamante, tra queste quella conclusiva, gli 800 metri femminili, che ha regalato grande spettacolo. Nella specialità nella quale il primato mondiale è ancora nelle mani della discussa Caster Semenya, Ajee Wilson (Usa) con un buon crono di 2.00.24 batte la connazionale Rogers e la ugandese Nayondo.
Nel lancio del disco femminile la cubana Yaime Perez vince con la misura di 68.27. Secondo posto per la croata Sandra Perkovic, terzo gradino del podio per la tedesca Kristin Pudenz. Nella gara maschile al primo tentativo lo svedese Daniel Stahl fa registrare 68.68 e basta per vincer.e Nel salto in lungo femminile vola letteralmente la tedesca Malaika Mihambo, che con un -0.9 di vento a favore trova il 7.03 con il quale vince la gara: secondo posto per la statunitense Reese, terza la britannica Johnson-Thompson. Nei 400 metri maschili si conferma il recordman americano Micheal Norman, che vince la gara in 44.26. Secondo il connazionale Kerley, terzo il giamaicano Bloomfield. 3000 siepi femminili con l’etiope Wale capace di chiudere in 8:06.92 portando a casa la vittoria: seconda la marocchina El Bakkali, terza l’altra etiope Girma.
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Dina Asher-Smith porta a casa la vittoria nella gara regina al femminile: 100 metri vinti dalla britannica in 10.88, battuta la favorita Fraser-Price e la Ta Lou che è terza. Vittoria statunitense anche nei 200 metri maschili: Noah Lyles in 19.74 precede il turco Gulyev e il canadese De Grasse. E’ olandese la vincitrice sulla lunga distanza dei 5000 metri femminili: Sifan Hassan si impone in 14.26.26 sulla Gidey e su Klosterhalfen. 110 metri a ostacoli che vedono il trionfo dello spagnolo Orlando Ortega, che precede di un nulla il giamaicano Levy in una gara equilibratissima risolta al fotofinish. La stessa gara, ma al femminile, è dominata dalla giamaicana Danielle Williams, che con un crono di 12.46 precede Kendra Harrison e Nia Ali, entrambe americane. Thimothy Cheruiyot domina nei 1500 maschili e chiude in 3.30.22 aggiudicandosi il diamante e precedendo i fratelli Ingebrigsten, mentre nel salto in alto femminile Maria Lasitskene, una delle atlete che gareggia sotto alcuna bandiera, è l’unica a centrare la misura di 1.99 battendo l’ucraina Levchenko alla quale va il secondo posto e la belga Thiam.
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