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Il campione olimpico della 4×100 metri, Fausto Desalu, è stato ospite del talk di Atletica TV. Qui io 28enne ha parlato di tanti argomenti, da Tokyo 2020, alla prossima Diamond League. Ecco le sue parole: “Sto molto bene, sono pronto per il debutto nei 100 metri del 18 maggio a Savona e ci sarà da divertirsi. La medaglia d’oro alle Olimpiadi ha cambiato soltanto la mia consapevolezza. Mi sono reso conto che tutto è possibile, con il lavoro. Non sono ancora nella storia, non credo di essere arrivato, ci sono ancora tanti risultati da fare. Mi sento ambizioso e affamato ma anche umile, con i piedi per terra. Punto alla finale ai Mondiali di Eugene, al podio agli Europei di Monaco di Baviera dove non nascondo che vorrei il metallo più pregiato e a scendere sotto i 20 secondi. Con la 4×100 sappiamo di essere il gruppo da battere e che ci sarà da sudare, perché gli americani viaggiano forte. Ma sono queste le sfide che ci piacciono. Il record dei 150 me lo aspettavo, ma avevo in mente di abbattere la barriera dei 15 secondi per quello che avevo fatto in allenamento. Sulla pista di Savona mi vedrete come centista, e spero anche lì di riscrivere il personale che ho fatto proprio lì, due anni fa, con 10.29. Sfida a Lorenzo Patta? Sì, l’ho sentito e anche lui è in forma, non vediamo l’ora. Prossimi impegni? Sarò al Castiglione Meeting di Grosseto, il 22 maggio, e lì potrei doppiare 100 e 200 metri ma è ancora da valutare. Poi in Diamond League, il 5 giugno nei 200 di Rabat. Ho avuto buoni riscontri dai due raduni invernali, svolti alle Canarie e in Portogallo. Mi sono concentrato sulla velocità di base, con il test nei 60 indoor di febbraio a Dortmund dove finalmente ho tolto sette centesimi al mio primato con 6.67, e adesso la prima parte all’aperto, a maggio, sarà dedicata ai 100 per passare quindi ai 200 metri. Nel calendario ci sono sicuramente gli Assoluti del 25 e 26 giugno a Rieti”.
E ancora, riguardo Jacobs: “Nel primo incontro i cambi erano un po’ arrugginiti, perché da diversi mesi non venivano provati, ma poi è andata molto meglio. Siamo agguerriti, con la vittoria di Jacobs ai Mondiali indoor di Belgrado ancora più galvanizzati. Ci siamo visti con Marcell nella scorsa settimana a Parma, poche ore prima della sua partenza per Nairobi dove è stato costretto a rimanere ai box per un virus intestinale. Non gli ho scritto per non stressarlo, ma spero di vederlo a Savona, so che è una roccia e tornerà ancora più forte di prima. Nuovo look con i capelli corti? Per essere più aerodinamico! Pronostico per il meeting di Doha? Per me se la giocano Kerley e Lyles, nelle prime gare di solito De Grasse non va fortissimo. L’idolo da piccolo? Andrew Howe, ricordo ancora il suo argento mondiale del 2007 a Osaka nel lungo. Avevo tredici anni, non avrei dovuto guardarla in tv perché ero in punizione per non aver fatto i compiti delle vacanze estive, ma ero da solo in casa e allora…. 400 metri? C’era l’idea di passare al giro di pista dopo Tokyo. Il mio coach Sebastian Bacchieri mi ha detto che li farò il prossimo anno se non scenderò sotto i 20 secondi nei 200 e questo è un motivo in più per riuscirci!”.
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