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A un anno esatto da quel 44.77 sui 200 metri, miglior tempo europeo della stagione, Davide Re vuole ripercorrere a parole quel risultato: “Ho realizzato dopo qualche minuto, quando un amico si è avvicinato e mi ha urlato ‘Dave, ce l’hai fatta’. Fino a quel momento ero soltanto deluso di aver perso la gara. Le sensazioni in allenamento erano… esuberanti! Iniziavo a sentire la pressione perché mi rendevo conto di star bene dopo il 45.01 di due settimane prima: quando la giornata è quella giusta te ne accorgi subito, o almeno a me succede così. Devo dire che la sconfitta dal colombiano Anthony Zambrano l’ho digerita diversi mesi dopo, ai Mondiali di Doha: lì ha vinto l’argento e ho capito che a La Chaux-de-Fonds avevo perso da un avversario veramente forte. Ma in questo 2020 voglio fare ancora meglio”. Di seguito le dichiarazione complete del quattrocentista:
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SUL RITORNO A RIETI – “Non avendo gareggiato nelle indoor le competizioni mi mancano dallo scorso ottobre. E’ un modo per svegliarsi un po’ dal punto di vista neuromuscolare e per cominciare a entrare in forma. L’idea è riuscire a confermarmi subito sotto i 21 secondi dopo questo intenso periodo di carichi di lavoro, e magari ritoccare anche il primato personale di 20.90. Arriverò alla gara dopo un paio di settimane di scarico: meno palestra, abbiamo provato più volte le partenze in curva. L’altro azzurro Antonio Infantino mi ha mandato un messaggio scrivendo che ci sarà, è proprio un bell’atleta, uno stimolo in più”.
SUI 500 DI RIETI – “Se il 200 di sabato mi serve per velocizzare, nel 400 di Savona comincio a fare i conti con la resistenza lattacida. Questo primo ciclo di gare è tutto rivolto al 500 che farò a Rieti, in memoria di Donato Sabia, ma anche in un giorno importante per lo stadio Guidobaldi perché si celebrano i sessant’anni dall’inaugurazione”.
SUI 400 DI SAVONA – “La preparazione è completamente cambiata dopo il rinvio di Tokyo, in sostanza è diventata biennale, quindi il piano stagionale è raggiungere il top della condizione a fine agosto per gli Assoluti e poi a settembre per qualche gara internazionale – spero – tra cui il Golden Gala allo Stadio dei Marmi. Pensare di tornare subito sotto i 45 secondi non è così semplice e automatico, ma è certamente l’obiettivo per la stagione. Vedrete un Re capace di competere con il Davide del 2019”.
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