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Due leggende dell’atletica leggera mondiale, i cubani Dayron Robles e Javier Sotomayor, sostengono gli atleti russi attualmente esclusi dalle competizioni internazionali. Robles e Sotomayor, a Mosca in occasione della gara-spettacolo sui 60 metri – allestita nella centralissima via Nikolskaya che collega la piazza della Lubianka con la piazza Rossa – hanno ribadito il disappunto per l’esclusione degli sportivi russi. Nella capitale russa si sta svolgendo la ‘Settimana dell’atletica’ molto seguita dagli atleti della nazionale e dalla popolazione. “Sono solidale con gli atleti russi, auguro loro di tornare sulla scena internazionale il prima possibile e di poter competere in condizioni di parità : tutto ciò che sta accadendo è sbagliato e prima o poi tutto questo deve finire”, ha detto Robles, oro olimpico nei 110 ostacoli ai Giochi di Pechino 2008. Il campione olimpico e detentore del record mondiale di salto in alto con 2,45 metri dal 1993, Javier Sotomayor ha precisato, “sport e politica non dovrebbero essere collegati, gli atleti non dovrebbero essere privati di andare alle Olimpiadi perché rimarranno frustrati, perderanno medaglie meritate, una cosa che ho provato anch’io nel 1988”. Parlando dell’atletica in Russia, Sotomayor ha aggiunto, “sono grato alla scuola russa, mi ha portato a stabilire un record mondiale, i russi sono tra i migliori”.
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