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A pochi giorni dal successo di Chorzow, Samuele Ceccarelli trova le conferme che cercava al Golden Spike di Ostrava, dove l’azzurro ferma il cronometro nei 100 metri a 10”15, alle spalle del sudafricano Akani Simbine (9”98). “Sono molto contento, non era affatto semplice fare 10”15 avendo soli due giorni di recupero dopo i 100 e la staffetta deegli Europei a squadre e in condizioni climatiche non ideali. Rispetto a Chorzow la considero una gara migliore: per le sensazioni che ho avuto pensavo anche di vedere sul display un crono più basso di 10.15. Fino ai 60 metri sono stato praticamente sulla stessa linea di Simbine e ho fatto un lanciato molto più decontratto“, le parole di Ceccarelli che svela un aneddoto: “Dopo la gara sono andato a parlare con De Grasse (l’oro olimpico dei 200 si è fermato a 10”21 ndr): gli ho detto che lo guardavo in televisione quando gareggiava contro Bolt, ai tempi non facevo ancora atletica. Mi ha sorriso, era contento delle mie parole, mi ha chiesto informazioni su quanti anni avessi. Valutando nel complesso le tre uscite di Firenze, Chorzow e Ostrava credo che ‘consistenza’ sia la parola giusta: il lavoro sta pagando. Finito questo primo blocco di gare, faremo due o tre settimane di lavoro per cercare di migliorare la decontrazione: gli Assoluti di Molfetta a fine luglio sono già in agenda, vedremo se fare anche una gara la settimana prima. La festa con la Nazionale? Devo dire che oggi mi sono sentito più tranquillo, più consapevole, con meno responsabilità addosso. Quel podio mi ha dato tanta carica”, ha aggiunto Ceccarelli.
Ad Ostrava arrivano anche buone risposte da Simone Barontini che ha chiuso al secondo posto la gara degli 800 metri in 1:45.03. Si tratta del suo secondo risultato in carriera, a sette centesimi dal primato personale di Rovereto (1:44.96 nello scorso agosto). Con un lancio da 21,37 Leonardo Fabbri si piazza invece in quarta posizione nel getto del peso, nella giornata in cui lo statunitense Ryan Crouser agguanta il record del Golden Spike con 22,63. Nei 1500 metri, sesta piazza per Gaia Sabbatini (Fiamme Azzurre) con lo stagionale di 4:03.84, un crono che di fatto conferma le buone impressioni di Turku (4:03.88). Solo sedicesimo posto per Ludovica Cavalli (Aeronautica) in 4:10.25, nella prova dominata dalle etiopi che monopolizzano le prime tre piazze (Diribe Welteji 3:57.38, Hirut Meshesha 3:57.87, Tigist Girma 3:59.33). Nell’asta con il fuoriclasse Duplantis c’è subito il miglior salto mondiale dell’anno all’aperto (6,12), poi niente da fare a 6,17.
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