Il Tas ha respinto il ricorso di Caster Semenya, l’atleta sudafricana passata agli onori della cronaca sia per i suoi successi in pista che per il suo “iperandroginismo”. Le istanze della Semenya, in difesa degli atleti intersex, non sono state accolte e quindi la sudafricana dovrà adesso sottoporsi a cure ormonali con lo scopo di abbassare i livelli di testosterone. La Iaaf però dà a Semenya una sola settimana di tempo per rientrare nei parametri, che se non rispettati la porterebbero all‘esclusione dai Mondiali di Doha previsti a settembre.
“Siamo grati al Tas che ha riconosciuto le giustezza delle nostre azioni: ora i nuovi regolamenti entreranno in vigore dall’8 maggio” queste le parole della federazione internazionale, mentre la Semenya, campionessa olimpica in carica negli 800 metri, si è trincerata nel silenzio di un post su Twitter: “A volte è meglio reagire senza alcuna reazione”.