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La Svizzera è stata condannata dalla Corte europea dei diritti umani per il proprio comportamento nei confronti dell’atleta sudafricana Mokgadi Caster Semenya. All’olimpionica non è stata infatti garantita la possibilità di contestare “una discriminazione basata sul sesso e sulle caratteristiche sessuali“. Per competere su determinate distanze, il regolamento sportivo le impone infatti di sottoporsi a cure ormonali per abbassare il suo naturale livello di testosterone.
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