Paolo Dal Molin - foto archivio Colombo FIDAL
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Va in archivio la prima giornata dei Campionati Italiani Assoluti indoor 2022 di Ancona, che hanno assegnato i primi titoli nella giornata di sabato 26 febbraio. Uno dei temi centrali di oggi era rappresentato dai 60 ostacoli, dove al maschile Paolo Dal Molin ha rispettato il pronostico vincendo in 7.61 davanti a Fofana: dopo il 7.56 della batteria Dal Molin parte piuttosto male, come da lui stesso ammesso, ma regola comunque la concorrenza in vista del Mondiale di Belgrado in programma tra un mese. Al femminile invece viene battuta Luminosa Bogliolo, apparsa non al meglio e seconda alle spalle di Di Lazzaro, che si impone con 8.18.
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La prima parte della giornata è stata dedicata alle prove multiple. Nell’eptathlon maschile Dario Dester appare in totale controllo in vista delle ultime prove in programma domani, mentre il pentathlon femminile ha già incoronato la sua dominatrice: si tratta di Sveva Gerevini, che ritocca ulteriormente il suo record italiano con un totale di 4451 punti. Nonostante un fastidio al piede l’azzurra incanta soprattutto con il 6.34 nel lungo, ma probabilmente non basterà per essere della partita a Belgrado non risultando nelle migliori 5 atlete di stagione. Spazio poi ai 400 metri, dove Vladimir Aceti non incanta in batteria ma si qualifica comunque per la finale di domani, dove cercherà il minimo per la manifestazione iridata in Serbia.
In pedana assegnati i titoli del triplo maschile (Biasutti con 16.23) e dell’alto maschile, che orfano di Gimbo Tamberi presente in tribuna sorridono a Cristian Falocchi con la misura di 2.21. Nella marcia 5000m Teodorico Camporaso si laurea campione italiano tagliando il traguardo in 19.56.15 davanti a Leonardo Dei Tos ed Gabriele Gamba. Dariya Derkach, invece, conquista il titolo nazionale nel salto triplo femminile saltando 14.26 e battendo Ottavia Cestonaro e Veronica Zanon. In chiusura di giornata Matteo Olivieri si è aggiudicato il titolo di salto con l’asta grazie ad un 5.37; alle sue spalle Matteo Miani e Eugeniu Ceban.
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