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Il recordman dei 42,195 km Iliass Aouani, a tre giorni dalla sua grande prestazione a Barcellona, è stato il protagonista del talk di Atletica TV con Stefano Baldini, al quale ha rivolo un elogio: “È stata una mia fonte di ispirazione, un idolo che mi ha accompagnato da ragazzino e mi ha portato a spingere in là i miei limiti. Rivedendo le immagini dell’impresa olimpica, non posso neanche immaginare le emozioni di quell’ultimo giro: chiunque sogna di provarle, e soltanto uno ogni 4 anni ha il privilegio di viverle, ma questo non significa che non ci metterò il cuore e l’anima”.
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Aouani è finito nel mirino degli haters sui social network, ma ha saputo replicare con estrema maturità: “Non sono d’accordo con chi dice che l’Italia sia un Paese razzista. È sbagliato pensarlo, e sarebbe un’ingiustizia essere ingrato nei confronti del Paese che mi ha accolto ventisei anni fa, aprendomi le porte in maniera indiscriminata. Ogni giorno sono circondato da affetto. Ci tengo però a diffondere una certa consapevolezza nei confronti di certi temi”.
L’azzurro ha le idee chiare, soprattutto per quanto riguarda i suoi obiettivi futuri: “Quest’anno non voglio tralasciare le mie ambizioni sui 10.000 metri e spero di poter partecipare ai Mondiali di Budapest su questa distanza. Gli Europei di cross a Bruxelles possono essere un altro obiettivo da mettere nel mirino dopo aver saltato quelli di Venaria Reale per Covid e aver preso la batosta a Gubbio sette giorni prima della maratona. Intanto, da domani, mi attende il Ramadan. È un periodo di rigenerazione mentale, spirituale, che aspetto con impazienza e vivo in maniera serena. Non ci sono controindicazioni per gli allenamenti ovviamente bisogna adeguare l’intensità del carico di lavoro. Mi allenerò due ore prima del tramonto così che al termine potrò mangiare e bere”.
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