Atletica

Atletica, a Birmingham Elena Bellò segna un nuovo record italiano nei 1000 metri

Elena Bellò - Foto Giancarlo Colombo/Fidal

Bel pomeriggio azzurro a Birmingham, con gli Europei indoor di Istanbul alle porte: Bellò al record italiano dei 1000 metri, Bruni 4,61 nell’asta, Meslek a un passo dal primato nei 1500. Il risultato-copertina è quello di Elena Bellò (Fiamme Azzurre) che nella distanza non abituale dei mille metri si esprime in 2:37.09 e sfila a Gaia Sabbatini il limite italiano, realizzato lo scorso anno proprio a Birmingham con 2:38.67. La vicentina delle Fiamme Azzurre è quarta nella prova dominata dalla britannica Laura Muir, 2:34.53 in solitaria. La gara di Bellò, alla prima esperienza in carriera nei 1000 indoor, distanza che l’ultima volta aveva corso all’aperto dieci anni fa, è tutta rivolta all’inseguimento della rumena Claudia Bobocea (2:35.35) e della polacca Sofia Ennaoui (2:35.69), con una volata conclusiva che le permette di riprendere la britannica Katie Snowden (2:37.46). Per Bellò, che in gennaio ha svolto un periodo di lavoro in altura in Kenya, è un passo in avanti notevole rispetto alle precedenti uscite stagionali. “Se guardo la gara dal punto di vista del tempo non mi soddisfa così tanto, mi piacerebbe correre più forte – le sue parole dall’Inghilterra – sotto l’aspetto psicologico, invece, sono contenta perché posso arrivare più carica e più serena a Istanbul. Ho fatto parecchia fatica a ingranare nei ritmi veloci dopo il Kenya: siamo andati principalmente per preparare una solida base per la stagione outdoor, con qualche ‘rischio’ per le indoor. Oggi muscolarmente ero ancora un po’ appesantita dai lavori di questa settimana, ma le sensazioni sono sempre migliori, allenamento dopo allenamento, e adesso c’è maggiore sicurezza in chiave Europei: voglio giocarmi le mie carte, consapevole che quest’anno ho fatto un percorso diverso”. Convocata per gli 800 metri, l’azzurra sarà in pista giovedì nella giornata inaugurale degli Europei indoor per le batterie, alla ricerca dei turni successivi.

Vola ancora Roberta Bruni a sei giorni dal turno di qualificazione degli Euroindoor nell’asta. La primatista italiana salta 4,61 al terzo tentativo, a un centimetro dal suo stesso record italiano indoor firmato la scorsa settimana agli Assoluti indoor di Ancona. L’azzurra dei Carabinieri sferra anche tre assalti a 4,71 senza riuscire a superare la quota: chiude così al quarto posto, con una misura migliore, in chiave continentale, della greca Katerina Stefanidi e della finlandese Wilma Murto (4,51). Sorrisi, applausi, inchino al pubblico e strette di mano con i giudici di gara: c’è ottimismo in vista della rassegna europea in Turchia. La vittoria è per la canadese Alysha Newman con 4,78, seconda la slovena Tina Sutej (4,71), terza la statunitense Gabriela Leon (4,61). “Sono veramente contenta – commenta Bruni – ho fatto una gara un po’ sofferta per la quantità di errori, devo lavorare meglio sui primi tentativi (oggi 4,51 e 4,61 alla terza, ndr). Adesso testa agli Europei e alla qualifica in mattinata, con sveglia e riscaldamento prestissimo, considerate anche le due ore di fuso orario rispetto all’Italia: massima serenità e si punta al miglior risultato possibile”.

Nella tappa finale del circuito World Indoor Tour Gold trema anche un altro record italiano, anche qui per mano dell’attuale proprietario: Ossama Meslek (Atl. Vicentina) timbra lo stagionale nei 1500 metri con 3:37.50, a ventuno centesimi dal 3:37.29 della scorsa stagione sulla stessa pista. Cadono i primati nazionali di Gran Bretagna (Neil Gourley 3:32.48) e Spagna (Adel Mechaal 3:33.28). L’azzurro Meslek (oggi sesto) sarà in gara all’Atakoy Arena nella prima giornata degli Euroindoor. Quinto posto nell’alto per Marco Fassinotti (Aeronautica) con 2,22 alla prima prova e poi tre errori a 2,25. Successo al neozelandese bronzo mondiale indoor Hamish Kerr (2,28), in chiave europea 2,25 per il tedesco Tobias Potye. Nei 60 metri, 7.44 per Gloria Hooper (Atl. Brescia 1950) e ottavo posto nella batteria vinta da Dina Asher-Smith che toglie un centesimo al proprio record nazionale con 7.03: in finale la britannica si impone con 7.05.

Soltanto nove centesimi dividono una strepitosa Gudaf Tsegay dal primato mondiale dei 3000 indoor: lanciata da due lepri e con l’ausilio delle luci che dettano il ritmo del record del mondo, l’etiope con un mirabolante 8:16.69 sfiora il primato della connazionale Genzebe Dibaba, l’8:16.60 del 2014 a Stoccolma. Seconda l’altra etiope Mizam Alem (8:31.20), in chiave Euroindoor spicca l’8:35.14 della tedesca Konstanze Klosterhalfen. Miglior tempo mondiale dell’anno per Grant Holloway (Usa) nei 60hs con 7.35. Ennesima dimostrazione di forza della britannica Keely Hodgkinson, al primato nazionale e alla world lead con 1:57.18 negli 800. Il lunghista americano Marquis Dendy si fa notare non soltanto per il look stravagante (l’ormai tradizionale cappello da pescatore e lo scaldacollo nero che copre gran parte del volto, lasciando liberi soltanto gli occhi) ma anche per l’8,28 in pedana.

SportFace