“Per me è un complotto”. Alex Schwazer non arretra di un centimetro e si racconta in un’intervista esclusive sulle pagine di Libero. L’ex marciatore italiano, vincitore dell’oro olimpico nella 50km di marcia a Pechino 2008, racconta la sua versione di fatti: “Il 21 giugno 2016 mi hanno comunicato la positività del controllo del primo gennaio 2016, 39 giorni dopo che loro sapevano. Ho continuato ad allenarmi lo stesso per andare ai Giochi Olimpici di Rio, sono andato sino all’udienza del Tas il 10 agosto, dove però mi hanno dato otto anni di squalifica. Siamo stati intralciati in tutti i modi. E’ stata una batosta”. L’azzurro riesce ad andare avanti grazie alla forza travolgente dell’amore: “Katia è splendida, vivere con lei mi responsabilizza. Stare con la gente giusta ti salva, forse quello che non è successo a Pantani”.
LA CONFESSIONE SUL 2011: “ECCO COME MI SONO DOPATO”