In questo periodo si discute spesso sulle possibili date valide per la ripresa dei diversi sport, ma in molti ritengono che sia un tema non così importante, vista la situazione di emergenza mondiale. Le priorità ora sono altre e su questo non ci sono dubbi, però sarebbe sbagliato relegare le manifestazioni sportive a dei semplici eventi di contorno, con il solo scopo di intrattenere il pubblico.
L’assenza dello sport nel panorama mondiale comporta delle gravi perdite economiche, ma anche un immenso vuoto nel cuore di tutti gli appassionati. Questo perché le competizioni agonistiche non sono soltanto motivo di intrattenimento e divertimento, ma rappresentano anche delle vere emozioni vissute sia dai protagonisti delle varie discipline sia da coloro che seguono da vicino le gesta dei loro beniamini.
Una delle pagine più belle e commoventi degli ultimi anni nel mondo dello sport è stata scritta dal pilota motociclistico Michele Pirro, attualmente collaudatore nel team Ducati, con cui gareggia in alcuni Gran Premi come wildcard.
Pirro, nato a San Giovanni Rotondo il 5 luglio 1986, nel corso della sua carriera ha ottenuto degli importanti successi, diventando campione europeo nella 125 Gp nel 2004 e conquistando sette volte il titolo di campione italiano nelle classi Stock 1000, Supersport 600 e Superbike.
Il momento che, però, il pilota di origine pugliese ha vissuto con maggiore trasporto emotivo e che non dimenticherà mai, è sicuramente quello della sua prima vittoria nel Motomondiale, conseguita in Moto2 nel 2011 e dedicata a Marco Simoncelli, scomparso soltanto due settimane prima, a causa di un incidente sul circuito malese di Sepang.
Il tutto comincia domenica 6 novembre 2011, giorno dell’ultimo Gran Premio della stagione nella Comunità Valenciana, con Michele sulla Moriwaki del Team Gresini, che scatta dalla prima casella dopo aver centrato la pole position nelle qualifiche del sabato.
Allo spegnimento dei semafori Pirro, che sulla carena e sul casco ha inciso il volto di Marco Simoncelli, viene sopravanzato da Aegerter, Kallio e dal compagno di squadra Takahashi, creando una gran bagarre sin dai primi giri. La pista è resa molto insidiosa a causa della pioggia battente e, infatti, diversi piloti finiscono a terra, tra questi anche il neo-campione del mondo Stefan Bradl e il giapponese Takahashi.
Il pilota italiano, nel frattempo, riesce a tornare al comando della gara, nonostante i ripetuti attacchi tentati da Kallio ed Aegerter. Dalle retrovie emerge il colombiano Hernandez, che si prende la seconda posizione, lanciandosi all’inseguimento di Pirro, distante circa due secondi. Passano i giri e Michele vede aumentare costantemente il suo vantaggio sugli inseguitori, anche in virtù di un errore di Hernandez, sorpassato da Kallio ed Aegerter.
Michele Pirro, sotto la pioggia di Valencia e con lo sguardo rivolto al cielo, vince la sua prima gara in carriera nel Motomondiale, dedicando il successo all’amico Marco Simoncelli, scomparso solo due settimane prima in seguito ad un incidente sul tracciato di Sepang in Malesia. Grande commozione nel box del Team di Fausto Gresini che, in lacrime, ha ricevuto l’abbraccio di tutti i suoi colleghi e delle stesso Pirro, capace di rendere omaggio alla memoria del Sic nel migliore dei modi.