Lisa Vittozzi si è messa in luce fin dai primi mesi in Coppa del Mondo come una delle biatlete più talentuose che il movimento azzurro abbia mai avuto. La giovane sappadina ha centrato il primo podio a Kontiolahti nel 2017, a 22 anni da poco compiuti. Per portare a casa una vittoria, invece, Lisa ha dovuto aspettare fino al 10 gennaio 2019, giorno del suo straordinario trionfo nella sprint di Oberhof, in Germania. Ma la tappa tedesca le ha regalato anche il suo secondo successo nella competizione, nella gara a inseguimento di due giorni dopo.
Siamo a circa metà della stagione 2018/2019, e Vittozzi ha già dato prova della maturità raggiunta con una serie di prestazioni di livello, anche se i tanti podi sfiorati e non raggiunti hanno lasciato fin lì un po’ di amaro in bocca. La veneta però parte con il passo giusto nel nuovo anno. Nella gara su due poligoni è un treno sugli sci e un cecchino al poligono, dove non commette il minimo errore sia a terra che in piedi. La prestazione sugli sci le permette di distanziare di diversi secondi anche le grandi favorite della gara, e di tagliare il traguardo con il miglior tempo.
Per lei è la prima volta, una prima volta sognata tante volte. Lisa, però, non è sazia, e due giorni dopo porta di nuovo a scuola tutte le altre. Nell’inseguimento, che la vede partire con un leggero vantaggio grazie alla vittoria nella sprint, sbaglia solamente due bersagli su venti, riuscendo a tenere a bada le inseguitrici e raggiungendo un altro traguardo importantissimo, stavolta non solo a livello personale: Lisa Vittozzi, infatti, diventa la prima atleta azzurra (compresi gli uomini) a vincere nel format dell’inseguimento, una gara che fin lì non aveva mai visto un italiano arrivare davanti a tutti.