La carriera di Valentino Rossi si può dividere in numerose parti, vista la molteplicità di epoche attraversate da un pilota che ha cominciato una vita fa e ancora non sembra essersi stancato di gareggiare e dare il 200% in ogni Gran Premio. Il primo periodo del Dottore in MotoGP è quello che lo ha visto sprigionare tutto il suo talento a bordo di una moto che è quasi sempre stata alla sua altezza. Prima di passare nella sfavorita Yamaha, il numero 46 ha conquistato tre titoli consecutivi nella classe regina con la Honda, cavalcando un veicolo di una potenza esagerata e superiore a tutti gli avversari.
Uno dei successi più dominanti del campione di Tavullia è datato 11 maggio 2003, quando a Jerez, Rossi vince il Gran Premio di Spagna facendo il vuoto dietro di sé e giungendo sulla linea del traguardo impennando su una ruota sola e coi piedi sulla sella, staccando di 6.3 secondi un impotente Max Biaggi.
Dopo le qualifiche del sabato, il pronostico però non è così scontato. Sulla griglia di partenza la pole position è di Loris Capirossi, mentre Valentino arriva da una prima parte di weekend dove i problemi tecnici alla sua Honda non sono certo mancati. Il ducatista inizia bene e conduce la gara con maestria, ma al 12° giro viene a contatto con Troy Bayliss ad altissima velocità, finendo fuori pista e venendo costretto al ritiro. Rossi ne approfitta e balza in testa, iniziando una fuga che nessuno riuscirà a fermare. Biaggi non si arrende, ma a ogni giro il distacco dal Dottore aumenta, fino a quei 6 secondi e 3 decimi finali. Rossi riesce a risollevare un fine settimana che non era certo iniziato bene, trovando una vittoria mai in discussione da metà gara in poi.
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