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Le Olimpiadi Invernali di Torino 2006 sono state il teatro della vittoria più bella per Armin Zoeggeler, che con alle spalle una carriera già ricca di successi, è riuscito a imporsi nei giochi casalinghi, facendo impazzire tutto il tifo azzurro in una rassegna in cui l’Italia si è tolta parecchie soddisfazioni.
Nel 2006 le Olimpiadi Invernali tornano in Italia dopo 50 anni di assenza. L’occasione è ghiotta per uno come Zoeggeler, che a 32 anni ha già conquistato tre medaglie: bronzo a Lillehammer 1994, argento a Nagano 1998 e oro nell’ultima rassegna a cinque cerchi, disputatasi a Salt Lake City nel 2002. Tutte e tre, ovviamente, in singolo, dove Armin è già un mito. La gara in Piemonte, però, può portare Zoeggeler a uno storico bis.
Ai blocchi di partenza l’avversario sulla carta più temibile per l’altoatesino è il russo Albert Demtschenko. Dopo la prima run, però, Zoeggeler ha già un vantaggio di tre centesimi su di lui. Grazie a una seconda parte perfetta in quasi ogni manche, l’azzurro rimane al comando, ottenendo il vantaggio di partire per ultimo nella manche decisiva.
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Zoeggeler si presenta alla partenza con poco più di 12 centesimi. Nella prima parte ne perde un paio, conservando però ancora 9 centesimi su Demtschenko. Da quel momento, come in precedenza, per gli altri non c’è partita. Armin tiene il preziosissimo vantaggio, incrementandolo nella parte conclusiva. Per lui è il secondo oro consecutivo e la quarta medaglia di fila alle Olimpiadi. Un dato destinato a crescere negli anni a venire, con la bacheca di Zoeggeler che si arrichirà di altre due medaglie conquistate a Vancouver e Sochi.
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