Milan
In una calda notte di Atene di ventisei anni fa il Milan giocava la partita perfetta, il Barcellona ammirava il Milan giocare la partita perfetta. Quel 4-0 tanto imprevisto quanto magico consegnò ai rossoneri la quinta Champions League, la più inaspettata vista la caratura dei rivali e, perché no, l’indebolimento della rosa del Diavolo, passata dal trio olandese delle meraviglie Gullit-Rijkard-Van Basten alla coppia operaia un po’ lunatica formata da Daniele Massaro e Dejan Savicevic. Ma era la notte in cui poteva succedere di tutto, e così fu.
Era un Milan meno stellare di quello di Sacchi, ma Capello aveva dato solidità e quadrature giuste. Un 4-4-2 compatto capace di ingabbiare tante rivali in quell’annata in Europa, fino alla finale in cui però il prezzo da pagare era altissimo: out due colonne come Costacurta e Baresi per squalifica, più qualche acciacco tra gli altri titolari. I blaugrana di Cruijff, invece, si sentivano quasi imbattibili: due anni prima avevano portato a casa la coppa battendo in finale la magica Sampdoria di Boskov, per il tecnico olandese si trattava ora di avere la meglio di un’altra italiana, certo, di maggior livello e dall’invidiabile tradizione europea, ma allo stesso tempo anche i catalani, a detta del proprio allenatore, erano migliorati ulteriormente ed era fuor di dubbio che fossero i favoriti assoluti.
La partita, però, disse altro. Disse che i tifosi rossoneri, che si sentivano in fondo straniti nel dover recitare la parte di Davide, videro Golia capitolare sotto i colpi di un Massaro che raggiunse nella notte di Atene il suo apice in una buona carriera da attaccante opportunista. Doppietta show, spagnoli al tappeto. Ma c’è tempo per l’apoteosi Milan, quando a salire in cattedra è Savicevic, capace di segnare uno dei gol più belli nella storia delle finali della coppa dalle grandi orecchie. Palla scippata a Nadal sulla corsia di destra, forse commettendo fallo ma poco importa, pallonetto da fuori area e da posizione defilatissima che paralizza Zubizarreta e vale il tris. E al portiere blaugrana verrà il maldischiena, visto che dovrà raccogliere anche il pallone che Desailly manda in rete per il definitivo 4-0. Tredici anni dopo, ancora ad Atene, altra notte da urlo per i rossoneri, che vinsero l’ultima Champions nel 2007: ma nel 1994 il Diavolo saliva davvero all’Olimpo.
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