Amarcord

L’angolo del ricordo: Juventus-Inter 1998, ma alla fine era rigore su Ronaldo?

Juventus-Inter, Ronaldo e Del Piero. Foto di pubblico dominio

Chi siamo? Da dove veniamo? Dio esiste? Ma soprattutto, alla fine era rigore quello su Ronaldo? Ci sono fatti che sono stati narrati in tutte le salse, storie raccontate ormai così tante volte che sembra quasi di saperle a memoria, per filo e per segno. Quel Juventus-Inter del 26 aprile 1998, per gli appassionati di calcio, è tra questi avvenimenti che, ne siamo certi, non possono essere passati inosservati. Motivi? Quanti ne vuoi. Innanzitutto si calava nella lunga dialettica tra Inter e Juventus, una storia fatta di veleni e lunga all’epoca quasi un secolo, destinata poi a esplodere ulteriormente nel 2006 con gli altrettanto noti fatti di Calciopoli. In seconda battuta, raramente come quella volta un’intera partita era e sarebbe stata ridotta alla fredda analisi di un episodio di appena pochi secondi, ma interminabili: la corsa di Ronaldo verso l’area bianconera, l’azione che sembra esaurirsi, Zamorano che la ravviva e poi ancora il Fenomeno che si avventa sul pallone. Da qui il contatto con Iuliano giudicato regolare da Ceccherini, il contropiede bianconero e, questa volta sì, il rigore assegnato e poi fallito da Del Piero. Ce lo ricordiamo tutti, anche chi all’epoca aveva tre anni, o doveva ancora nascere. Ogni anno Simoni racconta la sua versione dei fatti e tutta l’Italia pallonara si ricorda di lui, allenatore ormai in pensione dopo l’ultima avventura non troppo edificante al Gubbio ormai quasi un decennio fa, allo stesso modo quasi ogni anno l’arbitro di quel match viene incalzato e proprio due anni fa ha ammesso che avrebbe dovuto fischiare fallo in favore della difesa e forse sventolare qualche cartellino in più in quella partita maledetta.

Se a ventidue anni di distanza si parla ancora di quell’incontro, peraltro decisivo per lo scudetto, deve realmente essere successo qualcosa di grosso: i bianconeri di Lippi erano davanti in classifica di un punto e con quella vittoria per 1-0 (gol di Del Piero) misero la freccia facendo abbandonare ai nerazzurri ogni velleità di primo posto, visto che mancavano tre giornate al termine e il vantaggio della Vecchia Signora era di quattro rassicuranti punti. Proprio per questo, Juventus-Inter del 26 aprile 1998 risulta ancora oggi come una delle partite più decisive per il titolo e allo stesso tempo considerate “decise”. Giocatori, dirigenti e tifosi interisti sanno qual è il momento in cui entrarono nella storia di quel campionato dal lato sbagliato: minuto 70′, peggio del 9-1 dei veleni di qualche decennio prima.

Ma, quindi, quello su Ronaldo era davvero calcio di rigore? I tifosi dell’Inter pensano di sì, quelli della Juventus dicono di no, oppure ammettono di sì consci del supplemento di rabbia che si può instillare nei nervi scoperti dei nerazzurri. Riguardando più volte l’episodio, appare chiaro come ci si trovi, senza timore di smentite, in una zona d’ombra. Mille e una moviola sono già state sciorinate, anche a distanza di anni, inutile soffermarci troppo: il fuoriclasse brasiliano porta palla, Iuliano vede la sfera sorpassarlo e apre un po’ troppo gli alettoni, certo non potendo vincere le leggi della fisica e smaterializzarsi improvvisamente. Contatto, cadono entrambi, in maniera francamente abbastanza naturale. Il Fenomeno chiede con altrettanta naturalezza il rigore, Ceccherini, in questo caso tutt’altro che fenomeno, lascia continuare. Fallo di sfondamento dell’attaccante, evidentemente, visto che lo scontro c’era stato e una decisione andava presa, in un senso o nell’altro. Invece in barba a ogni regolamento si continua, si arriva nell’area opposta e mentre Simoni e tutta la panchina interista erano praticamente entrati in campo per protestare, ecco che il rigore viene concesso. Alla Juventus, per un netto fallo di Taribo West su Del Piero. Apriti cielo, il caos è servito. In tempo di Var, ne siamo quasi certi, l’arbitro di turno avrebbe anch’egli lasciato proseguire su Ronaldo, salvo poi essere richiamato dalla sala monitor e, dopo una on field review, scommettiamo che almeno otto su dieci a quel punto indicherebbero il dischetto. Giusto o sbagliato, non sta a noi dirlo. All’epoca, però, bisognava decidere live. Una sceneggiatura demoniaca per una partita tesissima che compie ventidue anni. E allora, auguri Juventus-Inter del 1998: ci hai fatto litigare, versare fiumi di inchiostro, ci hai fatto, soprattutto, sentire vivi. E in un momento come questo, tutto sommato, è tutto quello che ci serve.

SportFace