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Nella giornata di venerdì il presidente dell’Agenzia mondiale antidoping (Wada), Witold Banka, ha dichiarato di voler lavorare a stretto contatto con gli Stati Uniti, ma rinnovando anche le richieste di adesione alle regole internazionali sul doping da parte degli sport americani. Negli ultimi anni le relazioni tra Wada ed autorità statunitensi sono state abbastanza tese. I funzionari Usa, infatti, sostengono che l’indipendenza della Wada sia compromessa dal fatto che molti dei suoi membri siano funzionari di federazioni sportive e membri del Comitato Olimpico Internazionale.
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Banka, invece, ha dichiarato di voler vedere gli Stati Uniti seguire il Codice Mondiale Antidoping: “Come ho detto molte volte, sono più che felice di lavorare fianco a fianco con loro. Quando vuoi migliorare il mondo, inizi nel tuo giardino. Il problema con l’Usada, ad esempio, con loro che parlano del loro programma antidoping che non è perfetto e sulla base dei fatti quasi il 90% dei loro atleti non gareggia secondo il codice. Non è uguale in quanto gareggiano secondo altre regole, non sto parlando solo di Major League o organizzazioni private, ma sto parlando di sport accademico. Questo è il problema e dobbiamo iniziare a discuterne”.
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