“Dal 4 maggio rimettiamo al lavoro quattro milioni e mezzo di italiani. Sarà un test importante. Dipenderà dai buoni comportamenti. Un’apertura a ondate permette di verificare la robustezza del sistema. Abbiamo raccomandato tre precondizioni che vanno monitorate: controllo giornaliero dell’andamento dell’epidemia, tenuta del sistema ospedaliero e disponibilità di mascherine, gel e altri materiali di protezione”. Queste le parole di Vittorio Colao in un’interessante intervista rilasciata al Corriere della Sera.
Il capo della task force istituita per l’emergenza coronavirus in Italia spiega anche che in caso di preoccupante ripartenza dell’epidemia, l’approccio sarà locale: “L’approccio non dovrà essere nazionale e neppure regionale, ma microgeografico: occorre intervenire il più in fretta possibile, nella zona più piccola possibile”. E sulla discussa App Immuni: “Potrà servire se arriva in fretta e se la scaricano la grande maggioranza degli italiani. E’ importante lanciarla entro la fine di maggio: se quest’estate l’avremo tutti o quasi, bene. Altrimenti servirà a poco”.