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Il viceministro della salute Pierpaolo Sileri, in quota al Movimento 5 Stelle, prende posizione sul dibattito che si è aperto sul vaccino contro il coronavirus e usa parole forti per esprimere il proprio punto di vista, lui che peraltro è stato contagiato dal Covid-19 ed è guarito: “Da politico non mi prendo la responsabilità di far occupare un posto letto in terapia intensiva per un pregiudizio. Io non ci sto. Se c’è qualcuno che pensa che il vaccino contro il coronavirus non serva, lo vada a spiegare alle famiglie dei morti”.
In un’intervista concessa a Repubblica il politico viene incalzato sullo scetticismo mostrato in passato dal suo partito sul tema vaccini e prende le distanze da alcuni compagni di partito: “Il politico guida, non si lascia guidare. E qui siamo in un mare in tempesta. Nessuno giochi con la vita di chi sta male. Sono due le cose: o continuiamo a stare fermi e chiusi in casa o ci vacciniamo tutti e ci riprendiamo le nostre vite. Io non sono mai stato contro i vaccini e non so quanti siano i cinquestelle scettici. Tuttavia stiamo vivendo una tragedia che è sotto gli occhi di tutti. L’immunità totale contro il Covid-19 può darla solo il vaccino. I Paesi che hanno pensato che l’immunità di gregge fosse una strada percorribile, ora stanno pagando con le morti. A chi dubita, per pregiudizio o per propaganda, allora dico: trovatemi un’altra soluzione. Ma andatela a spiegare davanti alle bare, a Bergamo o in una casa di riposo”.
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