“Io spero che il cambio di direzione ci possa essere la prossima settimana. Se si rispetta l’ordinanza, infatti possiamo considerare la prossima settimana come quella cruciale e i nostri modelli matematici ci dicono che il sacrificio fatto finora è servito. Io spero per domenica prossima di poter dire che stiamo cambiando direzione, anche se con 2 mila persone in ospedale, 355 in terapia intensiva e quasi 400 morti non si può sorridere e per questo bisogna continuare con le restrizioni”. Lo afferma Luca Zaia nella conferenza stampa giornaliera per l’emergenza coronavirus, che ha ribadito: “Se verranno rispettate le previsioni entro il 15 aprile si arriverà al picco e poi spero per fine maggio inizio giugno tutto finisca e si torni alla normalità“
Il Presidente della Regione Veneto ha poi commentato lo stanziamento di fondi per i comuni da parte del Governo: “Non voglio fare polemiche, dico ‘non basta, ma aiuta’. Certo, tutti noi vorremmo un vero e proprio Piano Marshall come ha fatto la Germania con 550 mld di finanziamenti alle imprese, ma soprattutto un quadro preciso, ed è quello che chiedono le imprese grandi e piccole che mi dicono ‘stiamo navigando a vista, dateci una direzione precisa’. ma, lo ripeto, oggi è scandalosa l’assenza dell’Europa: dov’è? Il mio invito al governo è di farsi sentire in Europa, di battere i pugni e se necessario spaccare tutto“.
“Quello che ci preoccupa oggi è il caso Verona, che paga la contiguità con il grande focolaio della provincia di Brescia – ha affermato Zaia -. In ogni caso la situazione è sotto controllo e stiamo allestendo nuove terapie intensive e soprattutto le case di riposo, purtroppo hanno come ospiti i candidati perfetti per il virus: bisogna evitare che diventi una strage, per questo stiamo fornendo dispositivi di sicurezza, tutti i giorni alle Ulss forniamo mascherine e altro materiale, e avvieremo uno screening, con un nuovo piano ad hoc proprio per le case di riposo e non escludo la possibilità di spostamento di alcuni ospiti, ma non negli ospedali”.