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Veneto, Zaia: “Non escludo alcune riaperture prima del 4 maggio”

Luca Zaia - Foto Massimiliano Barison

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, durante la conferenza stampa alla sede della Protezione Civile, ha commentato le intenzioni del governatore della Lombardia Attilio Fontana: “Io immagino che dal 4 maggio dovremmo essere tutti pronti con dispositivi e regole negoziate con parti sociali e datori di lavoro per aprire. A me risulta che questo lavoro lo si stia già facendo a livello nazionale. Anzi, non escludo che alcune attività potrebbero essere messe in griglia di partenza anche un po’ prima, ma immagino che la dead line sarà il 4 maggio”.

Zaia ha spiegato come potrebbe agire nella sua regione: “La valutazione del presidente Fontana è legittima alla luce di una serie di provvedimenti. Al di là delle nostre posizioni ci sono poi ad ombrello le dotazioni di minima che verranno stabilite a livello nazionale e da li’ potremmo solo migliorare ulteriormente le misure a tutela della salute aggiungendo nuove misure. Il vero tema è decidere se chiudere tutto e morire in attesa che il virus se ne vada o aprire e convivere perché oltre ad un certo limite non è più sostenibile”.

In Veneto finora sono stati processati 222mila tamponi, 13.902 persone sono in isolamento, 14.990 sono positivi, numeri in calo. 209 pazienti sono in terapia intensiva, mentre i decessi sono 851. Il governatore della regione si è detto molto ottimista per il rallentamento della pandemia: “La direzione è presa e ci fa ben sperare. Stiamo già predisponendo l’abbassamento del livello di guardia su alcuni ospedali che torneranno alla normalità”.

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