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“Nella giornata di oggi non abbiamo ancora raggiunto un accordo, è una fumata nera ma abbiamo da lavorare anche domani”. Così il Premier Giuseppe Conte a margine della prima giornata di lavori del consiglio straordinario europeo. “Ci sono tanti aspetti tecnici da approfondire e delle divergenze che non siamo riusciti a superare – ha spiegato – Abbiamo presentato una proposta italiana alternativa che prevede un coinvolgimento del Consiglio nella governance del Recovery e che consentiva a questo di formulare osservazioni critiche per sollecitare da parte della Commissione una maggiore attenzione. La proposta di Charles Michel non ci accontenta, non la troviamo spendibile: l’Italia è ambiziosa, non solo per difendere i propri interessi ma anche le prerogative della Commissione. Siamo disponibili a revisione di alcuni dettagli ma non ad accettare una soluzione che alteri l’equilibrio tra le istituzioni europee, questa per noi è una linea rossa, ma anche l’ambizione per quanto riguarda l’ammontare del intervento del Recovery”. “Dobbiamo declinare un programma che favorisca la ripresa europea – ha proseguito Conte – che risponda a criteri di adeguatezza, proporzionalità ed effettività. Per quanto riguarda quest’ultima significa che sia effettivamente perseguibile, se frapponiamo ostacoli operativi lo rendiamo inefficace. Veti olandesi? Nulla è incrollabile nella vita”.
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