Giuseppe Conte - Foto European Parliament from EU CC BY 2.0
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Stop di altre due settimane, Pasqua con maggiori controlli: ecco come ripartirà l’Italia

La fatidica data del 3 aprile si avvicina sempre più ma il Governo è pronto a prorogare lo stop totale su tutto il territorio nazionale. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera prima del 3 aprile il premier Giuseppe Conte annuncerà una proroga di altre due settimane che continuerà fino al 18 di aprile dopodiché se i risultati sui contagi saranno quelli attesi si cominceranno a pianificare le riaperture. L’obiettivo da perseguire per la curva in Italia è dunque quello di portare l’indice di contagiosità inferiore a 1, cioè quando un positivo infetterà mediamente meno di una persona.

Si tratta dunque di un lento ma graduale ritorno alle attività dopo il blocco imposto in questo mese di marzo. La circolazione sarà ugualmente limitata per impedire che gli asintomatici facciano nuovamente innalzare i numeri. E proprio per questo tutte le attività in cui il contatto è molto stretto (es. ristoranti, bar, discoteche, cinema, palestre…) saranno le ultime a riaprire. Al termine di tutto ciò si potrà infine programmare anche una ripresa delle attività didattiche per le quali, attualmente, non è possibile impostare una reale pianificazione.

A inizio della prossima settimana Conte terrà un colloquio importante con la comunità scientifica per analizzare la situazione italiana a 360° gradi e il premier si è detto “positivo” per quanto concerne le tempistiche. Nella proroga delle due settimane di stop, nelle quali potrebbero riprendere alcune attività commerciali bloccate (poiché definite “non essenziali), rientreranno certamente le festività pasquali. Il Governo, seguendo le indicazioni degli esperti, in occasione della Pasqua ha dato l’ordine di intensificare i controlli sui divieti di spostamento. “Siamo ancora nel pieno dell’epidemia – ha dichiarato il Ministro della Salute Roberto Speranza al Corriere della Sera – Non perdiamo la testa. Sarebbe un grave errore abbassare la guardia proprio adesso. Si finirebbe per vanificare tutti gli sforzi che abbiamo fatto fino a oggi per contenere la diffusione dell’epidemia“.

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