Lo sport come mezzo per prevenire e contrastare il bullismo, gli stereotipi e la violenza di genere. È questo lo slogan e l’obiettivo del progetto pilota “Alleniamoci al rispetto“, presentato questa mattina al Circolo del Tennis al Foro Italico a Roma. Un progetto che coinvolge 500 classi secondarie di secondo grado per un totale di circa 10.000 studenti tra Milano, Roma, Napoli e Palermo. Promosso dal ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, per il tramite del Dipartimento per lo Sport, e realizzato da Sport e Salute, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il progetto è “focalizzato soprattutto sugli sport di combattimento e le arti marziali – ha sottolineato il presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma -. Lo sport è un driver eccezionale di valori, perché aiuta a rispettare l’avversario e le regole”. “Questo progetto fa capire che dobbiamo dare valore ai comportamenti, al linguaggio. La cultura del rispetto è un fatto multilaterale, che va condiviso e va coltivato fin dalla scuola materna. Deve essere uno sforzo complessivo“, è invece il commento di Abodi.
Presente anche il ministro Giuseppe Valditara, che ha aggiunto: “La scuola deve essere il luogo dove si insegna il rispetto alla persona. Ed è qui che entra in gioco lo sport, perché lo sport già in sé presuppone il rispetto delle regole, il saper giocare di squadra, il rispetto dell’avversario, che non deve essere annientato. Lo sport è estremamente educativo e per questo dobbiamo investire nello sport, in questi progetti, in infrastrutture“. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, è invece intervenuto con un videomessaggio: “Il titolo del progetto richiama a valorizzare il mondo dello sport per veicolare ai ragazzi atteggiamenti positivi. La pratica sportiva è un tassello essenziale nella costruzione di una società sana ed equa. Lo sport è sinonimo di buona qualità della vita, intesa come benessere fisico e psicologico“. “Ritengo che il valore degli sport proposti agli alunni sia fondamentale per contrastare bullismo e violenza di genere. Noi legislatori su questi temi abbiamo combattuto insieme producendo strumenti legislativi efficaci, eppure ogni anno snoccioliamo numeri drammatici – ha dichiarato il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano -. Abbiamo fatto tanto ma non basta. Abbiamo la certezza che si debba agire su vari piani, e uno di questi è la sensibilizzazione degli studenti”. Nel corso dell’evento sono intervenuti anche la pugile Angela Carini, i kickboxer Elena Pantaleo e Giorgio Petrosyan e il judoka Pino Maddaloni.
“Ho dedicato la mia vittoria ai ragazzi del centro sportivo Pino Daniele di Caivano. Loro sono stati la mia forza, mi dicevano ‘un giorno vorrei essere come te, vorrei diventare un campione’. Ho trovato la forza nei loro occhi, in cui ho ritrovato quella bambina che cercava delle risposte. Loro sono il futuro e devono poter emergere da situazioni del genere“, spiega Carini. “Oggi il bullismo e la violenza sono argomenti che vanno affrontati. La vita è fatta di scelte, e per prendere delle scelte serve coraggio. Vi invito a fare delle scelte e a non avere paura di affrontare qualsiasi situazione. Ultimamente sui social sono stata attaccata , ma oggi sono qui a parlare con il sorriso, a dire che io mi immedesimo negli altri, lo faccio con sorriso e amore, queste persone vanno affrontate così“.