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“Se ne stanno andando i postumi, è stata una delle peggiori esperienze della mia vita. Non posso dire di stare bene mentre intorno a noi ci sono di nuovo lutti e crisi. Non servono rassicurazioni generiche per i cittadini, ma imput specifici e convincenti. Perché non trovare un’occasione per confrontare le proposte e decidere in maniera condivisa? Il luogo è il parlamento e l’occasione può essere nelle commissioni competenti per materia”. Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, nel corso di Che tempo che fa analizzando la situazione legata all’emergenza coronavirus: “Condivido il principio delle zone diverse, collocare le regioni in zona rossa non mi sembra una punizione, ma una questione di sicurezza. Chiedo però chiarezza sulle modalità e sui criteri usati, perché la regione Campania è in zona gialla se nel frattempo De Luca chiede di chiudere l’intera regione?”. L’ex Cavaliere insiste: “Da tempo avevo messo in guardia su una seconda ondata, ancora una volta l’Italia si è fatta trovare impreparata. A febbraio era comprensibile, a novembre inaccettabile. Avrei effettuato controlli massicci per quanto riguarda gli assembramenti, avrei mantenuto la promessa dei nuovi posti in terapia intensiva”.
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